«Oggi compio 109 anni. Attorniato da tanti amici e in particolare da Gérard Mistler che è il presidente del più grande raduno di ciclisti al mondo, l’Ardéchoise, che richiama ogni anno 15mila ciclisti. Io ho sempre il dorsale numero 1, anche se quest'anno non abbiamo potuto correre e temo che anche l'edizione 2021 - della quale a giugno vorrei essere lo starter - possa essere annullata».
Comincia così la lettera che Robert Marchand ha indirizzato giovedì 26 - nel giorno appunto del suo compleanno numero 109 - al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Nella sua lettera Marchand ringrazia il capo dello Stato, ma gli spiega anche come sia stato duro affrontare le limitazioni imposte dal lockdown e da eterno innamorato della bicicletta chiede un allentamento delle imposizioni: «Anche per uno sportivo di 109 anni, le assicuro che un chilometro è davvero troppo poco... chi va in bici ha bisogno di più spazio...»
E ancora: «Capisco bene la gravità della pandemia e la necessità di questo secondo lockdown. Ma trovo ingiusto che ci sia negata la possibilità di fare sport. Perché lo sport, e credo di esserne la prova vivente, è un antidoto alle malattie e un fattore di buona salute. Chi lo pratica, occupa meno i pronto soccorso rispetto agli altri. Caro presidente, pensa che sia realistico il mio sogno di poter dare il via all’Ardéchoise nel prossimo mese di giugno? Cosa devono fare gli organizzatori? Proseguire nel loro sforzo o è meglio che sospendano l'attività, evitando il rischio di un fallimento?».
Per la cronaca Robert Marchand, che detiene i record dell'ora dei 100 e dei 105 anni, continua a pedalare in casa, ogni giorno, e non perde evidentemente lo spirito battagliero che lo ha accompagnato per tutta la vita.