«Dove sono stato tutto questo tempo? In Sardegna, ci siamo concessi del tempo nella mia terra. Un mese con la famiglia, gli amici. Siamo stati bene. Giusto per rilassarci. Avevo bisogno di staccare e prendermi del tempo. Ho ricevuto molti messaggi a cui non ho risposto. Credo sia comprensibile dopo il periodo che ho passato».
Fabio Aru torna a parlare dopo un lungo silenzio e sceglie di farlo da Lello Ferrara 3.0. Di buon umore e leggermente abbronzato, il sardo si è collegato dalla sua casa di Lugano ripartendo dal giorno del suo ritiro al Tour de France lungo la salita del Col de la Hourcere, lo scorso 6 settembre.
Lo hanno cercato in tanti, ma fino a ieri sera non aveva voluto rilasciare interviste. «Certe volte si fa presto ad esprimere giudizi ed oltrepassare il limite. Non si pensa che dietro ad un atleta c'è una persona».
Ritornando al ritiro..
“Quel giorno al Tour non me la sono sentita di tirar fuori un argomento che in quella situazione non ci stava. Ero pagato per fare il Tour de France, la corsa più importante al mondo. Purtroppo il giorno prima di quella tappa ho ricevuto una notizia molto personale che mi ha scosso profondamente e che non ho sbandierato. La squadra lo sapeva, ma non ha risparmiato giudizi. Voglio comunque tranquillizzare i tifosi. Non sono depresso e non è giusto dire che ho problemi. I problemi si risolvono”.