«Alcuni anni fa ero ad una corsa per cicloamatori, il Giro del Friuli, e correvo con Primoz Rogliz. Eravamo in fuga assieme. Ora sta lottando per vincere il Tour. E' arrivato passando da un percorso anomalo. All'inizio sono rimasto perplesso quando l'ho visto tra i prof. Un cicloamatore che passava professionista, ma che vuoi.. è il ciclismo attuale e non riesco a capacitarmi di come stia andando forte» Claudio Chiappucci da Lello Ferrara parla anche dell'attuale maglia gialla regalando un'immagine inedita dell'uomo che ora è in cima al mondo del ciclismo.
Tra i suoi racconti una considerazione su Fabio Aru: «Deve ripartire da zero con un bagno d'umilità, ha assorbito troppe cose negative. Non si può sempre galleggiare». Su Marco Pantani «Ho conosciuto il vero Pantani, fin dall'inizio quando era un atleta a cui si dovevano dare le basi. Tanti hanno voluto raccontare che tra noi la situazione non era buona, ma non era così. Ci completavamo. Avrei voluto dare di più a lui. Dopo anni ci siamo incontrati, ci fu un istante bellissimo in cui ci scambiammo uno sguardo intenso. Lo conoscevo bene e sentivo che era diverso. Ho sofferto nel vederlo così. Aiutarlo? Era passato del tempo ed era in un ambiente diverso ed io chi ero per andare a dirgli cosa dover fare?».