"Ho una fondazione. Siamo vicini ai bimbi con problemi ortopedici. Abbiamo aiutato 32 bambini indigenti che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di essere operati perchè il governo non avrebbe avuto modo di sostenerli". Il colibrì, Esteban Chaves, è tornato a parlare anche con i tifosi italiani e lo ha fatto nella diretta serale di Lello Ferrara 3.0. Capelli cortissimi, il 30 enne colombiano si è collegato dalla sua casa sudamericana a 2.600 metri di quota, presentandosi in modo semplice e informale. Sullo sfondo la compagna Camilla con cui condivide anche l'allenamento sui rulli. "Qui fa sempre fresco. Inverno ed estate. Siamo al centro del mondo".
"Tornando alla mia fondazione volevo dire che se ognuno di noi è al posto in cui si trova, è perchè qualcuno ci ha aiutato ad affermarsi. Per questo voglio restituire qualcosa alla società. Al momento abbiamo anche una squadra con Allievi e Junior. Siamo già alla 5^ stagione grazie alle donazioni e agli sponsor".
Chaves non ha voluto soffermarsi sul suo secondo posto al Giro alle spalle di Nibali, quasi gli bruciasse ancora. "E' stato durissimo, meglio parlare di altre cose". Il colombiano ha inoltre ricordato che per i professionisti sudamericani sarà possibile riprendere con gli allenamenti da lunedì prossimo.
Con la memoria El Chavito è anche tornato alla tappa di San Martino di Castrozza vinta davanti a Andrea Vendrame. "Non ho attaccato quando Vendrame è rimasto appiedato dal problema al cambio. Avevamo già tutto pianiticato dall'ammiraglia. Quello era il punto più duro, visto il finale più pianeggiante, ed era la mia occasione per fare il vuoto. Ricordo ancora quella salita da 53x19, si arrivava a toccare i 30 all'ora".