"Nella vita le sorprese non finiscono mai". Un sorridente Fred Morini, intervenuto a Lello Ferrara 3.0, svela con disarmante naturalezza l'ultima sfida affrontata e vinta. "Non è una cosa che ho raccontato molto in giro. Ho avuto un tumore allo stomaco, ma ora sto bene. Anzi mi piacerebbe tornare in bici a fine lockdown".
L'ex professionista, ora fisioterapista, psicologo, osteopata con 2 studi avviati in provincia di Perugia e padre di 2 bimbi di 9 e 12 anni, aggiunge. "Mi sveglio una mattina e mi fanno notare un rigagnolo di sangue che esce dalla bocca. Vado prima in ospedale a Treviglio e poi a Milano. Ho avuto paura".
La situazione di Morini non era delle più semplici visto che in quel periodo era alle prese con un altro percorso terapeutico.
"Stavo preparando l'impiantazione del pacemaker alla colonna vertebrale. Un device che serve a stabilizzare la colonna e regolare la vescica. Una soluzione a cui sono giunto tramite un professore italoargentino dell'università di Firenze. Un percorso a tappe che prevede 5 interventi da 2,5 ore ogni 30 giorni".
Una brutta botta morale e fisica per lui: "Il problema era localizzato proprio vicino al pacemaker. Alla fine ho sostenuto 8 cicli di chemioterapia senza interventi. Il 4°, 5° e 6° ciclo di chemio sono stati devastanti. Ora sto bene e gli ultimi 2 anni li ho vissuti più tranquillo. Come vi ho detto, nella vita le sorprese non finiscono mai".
Un percorso fatto di tanti ostacoli, quello di Morini, che porta la sua esperienza tra la gente. "Vado all'interno delle Università come quella di Bologna ed ho partecipato anche a dei focus in USA: Virginia, Colorado, Florida. Mi hanno chiamato loro. Avrei dovuto andre il 10 marzo anche a Boston, ma poi è saltato tutto per il Coronavirus".