Lontani dalla strada bianca e nell’incertezza generale della ripresa dell’attività all’aria aperta gli eroici scelgono la solidarietà per mostrare la propria passione per uno sport antico, ma mai vecchio, che non conosce confini e limiti geografici, come il coronavirus purtroppo. L’Eroica insegna che quando si fora e si è in difficoltà c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti per ripartire e riprovare, tutti insieme, la “bellezza della fatica e il gusto dell’impresa”. Questa volta l’impresa si chiama “lotta al Covid 19” attraverso due progetti particolarmente significativi in questo periodo di pandemia: quello del Maglificio Santini e diMedici Senza Frontiere.
La famiglia Santini, che da decenni veste il ciclismo nel mondo, ha riconvertito la propria produzione per realizzare mascherine sanitarie. Il Maglificio Santini ha sede a Lallio, in provincia di Bergamo e tutti noi sappiamo che altissimo sacrificio umano il territorio bergamasco sta subendo in questi mesi.
L’altro progetto è il sostegno a Medici Senza Frontiere che da sempre provvede a portare l’assistenza sanitaria dove c’è più bisogno. In questi mesi i medici, ma più in generale tutto il personale sanitario, è chiamato a sopportare un carico pesantissimo di lavoro e di vite umane.
Per aderire alla campagna di solidarietà si può utilizzare la piattaforma Triboom https://www.triboom.com/eroica/ . Si dona e si ricevono magliette, accessori di vario tipo, maglie di lana, oggetti d’epoca e così via. L’intero ricavato va direttamente ai fondi dei due progetti: “Siamo felicissimi di coinvolgere la comunità di Eroica nelle attività solidali di Santini per la produzione di mascherine sanitarie e Medici Senza Frontiere per il sostegno agli operatori sanitari perché entrambi esprimono pienamente i valori di Eroica – dichiara Andrea Meneghelli, presidente di Eroica Italia ssd - L’Eroica è fatta di cose semplici; una bicicletta, una lunga strada bianca, una maglia di lana. L’Eroica si ciba di cose semplici; un po’ di ribollita, pane e salsiccia, un bicchiere di vino. A L’Eroica ci si scambia sempre un sorriso, una stretta di mano e un arrivederci a prestissimo, in un altro bel posto al mondo. In questo momento d'emergenza tutto questo rimane sospeso tra il ricordo e il sogno. Mentre tutti noi immaginiamo di tornare a pedalare ora è il momento di dare una mano a chi ne ha bisogno”.