Parliamo di ciclismo pedalato, ebbene sì, c'è ancora chi pedala. In Italia, in Francia, in Spagna e in moltissimi altri paesi anche gli sportivi sono in quarantena. Succede che in Belgio Thomas De Gendt, ottimo corridore della Lotto, si sia cimentato in un maxi allenamento di 300 km. Lui posta una foto sorridente in compagnia del Jesper De Buyst. I 2 hanno così voluto (a loro dire) omaggiare la Milano Sanremo.
Un tweet posto in maniera scherzosa che però è parso quasi irrispettoso verso i colleghi bloccati sui rulli.
Tra le risposte a De Gendt vi è quella di Alessandro De Marchi che chiede in inglese. "Ragazzi per voi non vi è la quarantena? Vi è permesso pedalare?".
Abbiamo chiesto un'opinione allo stesso De Marchi che direttamente dai rulli ci dice. "Cerco di non farci caso. Siamo in un mondo sempre più complesso e internazionalizzato ed è difficile giudicare, intanto è riuscito a fare 300 km. Certo è che la situazione cambia di giorno in giorno quindi potrebbe mutare pure per i belgi. Qui in Italia abbiamo attuato misure molto severe e io per primo non mi sentirei di allenarmi in strada. La stessa cosa avviene in Spagna dove il mio compagno Ventoso mi conferma che la situazione è molto difficile".
In honor of @Milano_Sanremo @JasperDeBuyst and i did a 300km ride, connecting some of our biggest cities. Too bad we had a 120km headwind from Mons to Antwerpen. pic.twitter.com/taAMtMr4SG
— Thomas De Gendt (@DeGendtThomas) March 21, 2020
Quanto costa la crisi alle squadre? Per Patrik Levefere al suo team questa situazione è costata circa 500.000 euro. "Certo - spiega il general manager - abbiamo risparmiato in hotel e gasolio, ma sono venute a mancare altre voci (leggi premi, ingaggi).
Deceuninck-Quick-Step boss speaks of lost income from cancelation of spring races: https://t.co/2wZ4IVVv25
— VeloNews (@velonews) March 26, 2020
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