Ernesto Colnago ha concesso una lunga intervista con Cyclingnews. Il Maestro di Cambiago ripercorre la sua carriera e ricorda come lui sia stato un pioniere con l'introduzione del carbonio, del freni a disco e della forcella dritta. Ad un certo punto Colnago esprime un giudizio piuttosto deciso affermando che "molti non capiscono la reale qualità di una bici". E i finti intenditori muti.
Ecco alcune delle sue considerazioni rispetto ai telai economici: "Colnago costa qualche centinaio di euro in più, ma i nostri telai non si rompono improvvisamente. Incontro centinaia di persone che hanno avuto una Colnago per anni. Forse ho fatto l'errore di rendere le mie bici troppo forti".
Poi aggiunge... "le persone che acquistano telai economici e si concentrano sul prezzo non si rendono conto di essere derubate. Guardano lo strato finale di vernice, si fanno ammaliare dal marketing, ma non si preoccupano di cosa c'è sotto".
Colnago conclude in questo modo: "La differenza è come quella che passa tra comprare una giacca economica e un abito italiano su misura. Non c'è paragone perché finisci per buttare via il capo economico dopo alcuni lavaggi".
Ernesto Colnago: A lot of people don't understand the real quality of a bike
— Cyclingnews.com (@Cyclingnewsfeed) January 10, 2020
An interview with the patriarch of Italian cycling https://t.co/7djj0huXGw pic.twitter.com/0UhvXUrptf
Direttamente dal Velodromo di Noto... prove tecniche di quartetto... Le Olimpiadi si preparano tra mille viaggi, prove e difficoltà. Chapeaux
5... 4... 3... 2... 1... via... 30"... 333 metri... un giro di pista!!
— CyclingTime (@Cyclingtimenews) January 11, 2020
Prove di Quartetto 🇮🇹 al velodromo di Noto ⏱ pic.twitter.com/5OYpsXapyV