"La grande cultura del ciclismo è quella di far ritrovare tanti amici che hanno come obiettivo la crescita dei ragazzi" e "questa stagione, ricca di risultati, è stata caratterizzata, fino ad ora, da 78 medaglie proprio nell'anno che precede le Olimpiadi di Tokyo. Se l'Italia li ha raggiunti lo si deve alle tante persone come voi, amici, tecnici e famiglie, che consentono di lavorare in serenità. E' da i piccoli segnali che nascono i grandi progetti".
A rilevarlo sabato 16 novembre è stato il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, intervenuto a Badoere di Morgano, in provincia di Treviso, alla cerimonia di consegna dei Premi La Rotonda di Badoere, giunta alla 26^ edizione. Riconoscimenti che hanno come obiettivo quello di gratificare quanti con generosità e altruismo mettono a disposizione la propria esperienza per favorire la crescita del movimento rimanendo dietro le quinte e a volte nell'anonimato. E' stata una festa bella e sentita improntata sull'amicizia e la collaborazione quella preparata dal Comune di Morgano con in testa il primo cittadino, Daniele Rostirolla insieme al Gruppo Sportivo Badoere e all'Unione Cicloturistica Montebelluna diretta da Gianni Zanatta, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il Consigliere Nazionale, Bruno Battistella, i presidenti dei Comitati del Veneto, Igino Michieletto e dell'Alto Adige-SudTirol, Antonio Lazzarotto, il responsabile della Struttura Cicloturistica Amatoriale della Fci, Renzo Pizzolato, il Fiduciario del Coni di Treviso, Mario Sanson, l'Assessore allo Sport del Comune di Montebelluna, Elisa Gobbo e il Consigliere Walter Baseggio. Madrina della cerimonia è stata la giovanissima miss Silvia, che festeggiava il compleanno. Tra gli ospiti d'onore anche la nuova campionessa europea Master di ciclocross a Silvelle di Trebaseleghe (Padova), Lucia Pizzolotto, che sabato 9 novembre ha conquistato il titolo.
La cerimonia è stata inaugurata dal saluto dello stesso Rostirolla che ha voluto ricordare i padri fondatori del Premio La Rotonda di Badoere, Rolando Guerra e Roberto Voltan. Ricordo che è stato accolto con applausi e commozione soprattutto da i congiunti e da quanti hanno avuto la fortuna di conoscerli. Plauso agli organizzatori è stato rivolto da Sanson che, ha precisato: "Con fatica fanno un grande e fondamentale volontariato" e che "lo sport deve sempre essere gestito da persone di sport". A portare il saluto dell'Amministrazione Comunale di Montebelluna, a nome del sindaco Marzio Favero, è stata Elisa Gobbo che ha precisato che: "Riconosciamo in questo premio un grande lavoro e siamo profondamente grati per quello che fate nei confronti dei nostri ragazzi". Come è noto il Comune di Montebelluna è impegnato affinché la città possa ospitare una tappa del Giro d'Italia e sulla stessa lunghezza d'onda l'irriducibile consigliere e corridore Baseggio. "Ho il ciclismo nel sangue - ha detto - e mi batterò affinché l'obiettivo possa essere raggiunto".
La cerimonia è proseguita con la consegna del riconoscimento destinato ai Direttori Sportivi andato al friulano Marino Bon (Pedale Manzanese) che ha tenuto a sottolineare come "il ciclismo è stato per me una scuola di vita e gli insegnamenti ricevuti desidero trasmetterli ai 35 giovani del nostro club". A premiarlo è stato Nino Lazzarotto che nel suo intervento ha evidenziato l'onore di far parte della Giuria del Premio che, presieduta da Rostirolla, è composta da tecnici, dirigenti e giornalisti; "Un gruppo di amici - ha sottolineato - che ha sempre operato con serenità per evidenziare i meritevoli". Della stessa idea Battistella, anche lui componente la Commissione del Premio, che ha precisato che: "Tra tutti noi c'è grande stima e sintonia e Daniele Rostirolla è il vero collante".
E' toccato poi al giornalista, scrittore e cantore del ciclismo, Claudio Gregori, ricevere il Premio per il Giornalismo Sportivo dedicato alla Memoria di Adriano Morelli. "Sono le persone come voi - ha detto - che tengono in vita il ciclismo e il Veneto è uno straordinario esempio". Il trentino, che sta lavorando alla realizzazione di un nuovo libro, per evidenziare lo straordinario rapporto esistente tra i Veneto e il ciclismo, ha ricordato come 150 anni fa in Prato della Valle, a Padova, fu organizzata la prima corsa ciclistica e che la grande scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale, fu tra le prime ad intervistare la mamma del mitico campione veneziano Toni Bevilacqua. "La bicicletta è una stupenda creatura - ha concluso Gregori dopo essersi soffermato su Bottecchia, Coppi, Bartali e Merckx - perché baciata dal sole, accarezzata dal vento e lavata dalla pioggia".
"Il ciclismo rappresenta la storia dell'Italia e unisce le realtà - ha rilevato dal canto suo Igino Michieletto, anche lui componente la Commissione del Premio Rotonda di Badoere - perché crea rapporti umani che rimangono nel tempo e hanno radici profonde".
Subito dopo è stato consegnato Il Memorial Orlando Guerra e Roberto Voltan, per l'Organizzazione Sportiva, al trentino Angelo Zambotti del Comano Terme. "La mia fortuna è stata la passione per il ciclismo - ha precisato - che è cresciuta al seguito di tanti giovani diventati campioni. La vera forza sono i ragazzi non solo quelli che vincono ma quanti si impegnano per finire la gara. Sono stati loro i motivi che ci hanno spinti a dare vita alla Tre Giorni di Comano Terme".
Lunghi applausi sono stati dedicati al commissario di gara trevigiano Albino Bertazzon che ha ricevuto il Premio Nazionale. Il 70enne e inesauribile alpino di Pieve di Soligo, impegnato con la sezione della sua città anche nel sociale, ha ricordato la propria carriera, nata 43 anni fa, all'interno della Commissione Giudici di Gara del Veneto e che il primo Giro d'Italia lo seguì nel 1995. "Grazie al ciclismo ho avuto la possibilità di girare il mondo - ha detto - . Io sono stato anche arbitro di calcio e ho notato che c'è una bella differenza tra le due discipline. Quanto si va ad assistere alla partenza, al passaggio e all'arrivo di tappa del Giro non si conosce nessuno ma subito dopo si diventa amico di tutti. Ho fatto tutto con passione e amore grazie a mia moglie Daniela Bortoletto, anche lei giudice di gara, che ho conosciuto durante una corsa riservata gli junior in quanto lei seguiva un cugino corridore. Ci siamo innamorati e sposati e il ciclismo è stato e sempre sarà nei nostri cuori".
La cerimonia, condotta da Mario Guerretta, è stata conclusa da i saluti e i ringraziamenti di Daniele Rostirolla che ha precisato che ha dato appuntamento all'edizione 2020 del Premio Rotonda e ha annunciato che si svolgerà in una "nuova e meravigliosa location".