Le polemiche e le condanne che si sono accese nei quotidiani nazionali dopo il rigore concesso al Napoli, per un fallo subito e/o simulato a Firenze dal calciatore partenopeo Mertens, ci hanno curiosamente ridestato la memoria...
Giusto a fine agosto, 40 anni fa, 1979, Mondiali di Valkenburg, Olanda, l’ Italia del ciclismo protestò vibratamenre, il caro C.t. Alfredo Martini un testa, per la scorrettezza in volata con cui l’olandese Jan Raas, con la cooperazione del tedesco Didi Thurau, suo ex compagno nella TI - Raleigh, tagliò la strada di brutto al nostro Giovanni Battaglin, facendolo cadere, ed andando poi a vincere il titolo iridato, impietosamente, o proditoriamente.
Bene, di quella querelle ricordiamo a buona memoria, ad uso della dominante attualità calcistica, la lezione ironica e sublime di Gian Paolo Ormezzano, allora direttore di Tuttosport. ‘Ma se al posto del malefico Raas ci fosse stato un italiano, avremmo denunciato la presunta scorrettezza o invece plaudito a quella lodevole virtù nazionale che è la furbizia?’. E così, per una naturale traslazione, su un terreno di gioco dove spesso in buona fede nel passato scivolo’ il viola Chiarugi, ci sia comprensione per il volo angelico dell’azzurro Mertens. Ex aequo, a maglie invertite.