La tre giorni a Bruxelles in occasione degli eventi preparatori per il Grand Depart del Tour de France 2019 si è trasformata in un viaggio nel tempo nell'infanzia e nelle prime pedalate di un Eddy Merckx ancora non Cannibale, soprannome che peraltro non ha mai amato particolarmente. Tra le vie storiche, i palazzi in stile Art Nouveau e gli innumerevoli parchi si è rivissuta la storia del grande campione che nella capitale belga è cresciuto.
Siamo stati a Bruxelles per conoscere come la città si stia preparando per accogliere al meglio le prime tre tappe della Gran Boucle prossima ventura e la seconda e terza giornata è stata dedicata a una pedalata su e giù per le strade della capitale, per vedere da vicino i luoghi del cuore del Cannibale.
La prima tappa è stata nel quartiere di Woluwe-Saint-Pierre (uno dei comuni che compongono la fascia periferica della città) dove Eddy è cresciuto e ha avuto residenza per 27 anni. In mezzo al dedalo di viuzze che si inoltrano nel pittoresco e ordinato centro residenziale c'è una sorta di rotonda ovale con al centro un piccolo giardino, la targa cita "Merckx Square".
Già, Eddy è una delle poche persone al mondo ad avere una piazza dedicata ancora da vivo: è stata inaugurata lo scorso fine marzo per omaggiare i tanti anni trascorsi in quei luoghi. Il monumento al centro mostra una stele con il busto in rilievo e sul pavimento un breve riassunto delle più importanti tra le oltre 500 vittorie in carriera.
Proprio in quella piazza i genitori Jules e Jenny gestivano un piccolo negozio di alimentari contiguo all'abitazione e il piccolo Eddy dava una grossa mano come garzone, naturalmente in bicicletta. Lui che aveva iniziato a pedalare a tre anni appena, che aveva ricevuto la prima bici a nove anni sfrecciando ogni giorno per le consegne e per andare e tornare da scuola, le prime corse sono iniziat sette anni dopo.
Plurivittorioso già da dilettante, firmò il primo maggio (dice lui, ma altri fonti parlano del 29 aprile) del 1965 non ancora ventenne con la Solo Superia di Rik Van Looy e diretta da Hugo Marien, l'anno dopo la vittoria nella prima Sanremo con la Peugeot BP Michelin e il resto è storia.
Il ristorante preferito di Eddy a Bruxelles è La Belle Maraîchère e proprio nell'elegante sala al secondo piano abbiamo cenato con un percorso tra alcune specialità belghe come soprattutto le crocchette di gamberetti, del quale il Cannibale va molto ghiotto e che ordina regolarmente ogni volta che torna. La sua foto compare in diverse sale e il passare del tempo sul suo volto rivela la sua passione per il locale situato nella deliziosa Place Sainte-Catherine.
Il giro in bici a pedalata assistita per Bruxelles ci ha fatto transitare anche davanti la caserma dove ha prestato servizio militare terminando giusto un mese prima del trionfo alla prima Milano Sanremo. Tuttavia, non siamo passati per il sobborgo di Meise, dove aveva sede la Eddy Merckx Cycles, fondata nel 1981 spinto anche dall'idea del produttore Ugo De Rosa - vista la spiccata passione meccanica e inevitabile competenza di Eddy - e poi ceduta perché "Ero stufo", come ha semplicemente spiegato.
Insomma, a Bruxelles si respira aria di Merckx e tutto parla di ciclismo. Non c'è dubbio che Eddy sarà perfetto ambasciatore della città il prossimo 6 luglio, giorno in cui scatterà la corsa gialla