"Con questa serata apriamo ufficialmente la nuova stagione agonistica e ritrovarsi tutti insieme in questa splendida location sta ad evidenziare la passione che ci unisce al ciclismo". A sottolinearlo è stato l'altra sera nella sala "Giorgione" dell'Hotel Fior a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, il presidente della Federciclismo del Veneto, Igino Michieletto, in occasione della presentazione dei calendari gare, delle varie specialità, che contrassegneranno il 2019 nella regione. Una manifestazione bella ed interessante che ha visto la partecipazione del consigliere federale Bruno Battistella e che ha coinvolto le varie commissioni regionali ed i responsabili dei Comitati dell'Alto Adige, Antonio Lazzarotto e del Trentino, Dario Broccardo. Una presenza, che unita a quella dei colleghi del Friuli-Venezia Giulia, sta ad evidenziare lo straordinario rapporto di collaborazione avviato già da tempo nelle regioni del NordEst d'Italia.
"Se siamo riusciti a realizzare il calendario veneto - ha proseguito Michieletto - lo dobbiamo soprattutto alle 250 società che si sono assunte l'onere di organizzare le gare e che io ritengo benemerite. Il nostro mette insieme tutte le attività ciclistiche da quella giovanile a quella amatoriale. Un'annata che si presenta con grandi novità e dove tutti devono operare in sintonia. Occasione questa dove sarà presentata il grosso di tutta l'attività e al quale se ne aggiungeranno altre fino a conclusione dell'annata. Opportunità per far crescere i ragazzi e alla base della quale deve esserci l'educazione".
Subito dopo ha preso la parola Battistella che ha precisato: "E' questo un momento importante anche per fare il punto della situazione e di guardare avanti. Una sinergia esistente nel Triveneto che ha sempre dato lustro al ciclismo. Il lavoro e le unità di intenti alla fine ripagano sempre. Si parte domenica e per questo rivolgo un grande in bocca al lupo a tutti".
Le gare che sono state attualmente programmate nel Veneto sono 583 - 278 su strada, 182 per giovanissimi, 73 fuoristrada, 39 per amatori e 11 su pista - e sono state presentate da i componenti le varie commissioni regionali. Per l'occasione è stato reso noto che 23 saranno le corse preparate per gli Elite e gli Under, 9 per gli Under, 44 per gli Junior, 14 le tipo pista, 58 per gli Allievi, 43 per gli Esordienti del 2. anno e 43 per quelli del 1. e 8 uniche. Gli appuntamenti internazionali saranno 10, quelli nazionali 12 e 54 i regionali.
L'attività nel Veneto prenderà il via sabato 23 da Verona con la gara master nazionale fuoristrada e domenica 24 febbraio da San Fior (Treviso) con il 18° Gran Premio De Nardi per Elite e Under e si concluderà il 27 ottobre a Rosolina Mare (Rovigo) con il Trofeo Rosolina di cross country.
Ad inaugurare la sintetica presentazione dei calendari sono stati Giuseppe Cescon e Francesco Cecchin della Commissione Tecnica che hanno precisato: "Si basano sulla falsariga della passata stagione. L'unica nota dolente è quella relativa alla categoria juniores e questo deve fare riflettere perché hanno messo allo scoperto alcune criticità e per fare meglio bisognerà mettere insieme le sinergie. La stagione sarà contraddistinta da alcune trasferte che coinvolgeranno la categoria allievi". lo stesso Cescon, insieme a Claudio Cordioli e a Gianluca Geremia (nuovo entrato nella Commissione che si occuperà degli esordienti) hanno poi illustrato il calendario.
Ad occuparsi dell'attività relativa agli Juniores sono stati poi Luigi Trevellin e Gianluca Liber, quest'ultimo vicepresidente del Comitato Veneto. Trevellin si è soffermato sulle trasferte che i corridori della categoria dovranno affrontare durante la stagione, su i campionati italiani e che al Giro della Lunigiana la formazione veneta sarà composta da 6 corridori. "L'educazione è importante - ha precisato dal canto suo Liber - e ho sempre fatto i complimenti ai ragazzi e ai loro tecnici per i comportamenti esemplari che hanno avuto e che ci hanno consentito di fare bella figura ovunque".
Subito dopo, accompagnato da un filmato, è stato premiato il campione di canottaggio Rossano Galtarossa, componente la Giunta del Coni Veneto, vincitore di 14 titoli italiani e 4 medaglie olimpiche a Barcellona nel 1992 (bronzo nel 4 di coppia), a Sidney nel 2000 (oro nel 4 di coppia), ad Atene nel 2004 (bronzo nel 2 di coppia) e a Pechino nel 2008 (argento nel 4 di coppia).
"Lo sport è in grado di creare quell'autostima che fa bene alla crescita dei ragazzi e formare le donne e gli uomini del futuro". Il campione padovano ha spiegato il suo avvicinamento al ciclismo, avvenuto negli ultimi tempi e dovuto alla spinta di un gruppo di amici.
L'attività femminile è stata poi illustrata da i componenti la commissione Claudio Turato e Silvia Grotto che hanno annunciato che per le trasferte della formazione allieve ci saranno degli inserimenti delle esordienti
Del settore pista si sono occupati il coordinatore della commissione, Andrea Costa ed il consigliere veneto, Riccardo Donato che hanno reso noto che in Veneto da maggio ad agosto nella regione sono state programmate dieci gare e che i campionati veneti delle varie specialità saranno itineranti e ci saranno gli inserimenti di nuove specialità.
Per il fuoristrada hanno parlato Devis Tosin ed il consigliere veneto Mirko Barattin sottolineando che è stato istituito un calendario ricco di appuntamenti che coinvolgeranno tutte le stagioni e che vedranno impegnate le rappresentative regionali giovanili come la Coppa Italia, articolata in 5 prove di Xco.
Dell'attività Bmx si è occupato Filippo Marin che ha tenuto a sottolineare gli alti numeri fatti registrare nel Triveneto dal settore. "Un settore in crescita - ha detto - che potrà contare su un calendario ricco di gare e sulla novità relativa alla nuova pista che sarà realizzata a Padova".
Dell'importante lavoro di squadra si sono occupati Giorgio Furlan e il consigliere Vittorino Gasparetto che curano il settore Giovanissimi. Numeri che sono in linea con quelli fatti registrare nella passata stagione e che il calendario di categoria sarà caratterizzato da 191 gare tra le quali spicca il Meeting Regionale Veneto in programma il 7 luglio a Scorzè (Venezia).
Dell'attività Amatoriale hanno parlato Diego Varetto e il vicepresidente vicario del Comitato Veneto, Ivano Corbanese che hanno ringraziare Renzo Pizzolato e aveva seguito il settore in precedenza. Il dirigente trevigiano è ora diventato il coordinatore nazionale. "Ci siamo impegnati affinché il settore potesse tornare a rivivere i fasti del passato - hanno precisato - e ci siamo riusciti. Siamo certi che il 2019 sarà un anno fantastico per il cicloturismo".
E' toccato quindi a Edoardo Sandri, presentare il Campionato Italiano Ciclocross in programma il 10, 11 e 12 gennaio 2020 a Schio (Vicenza) e che si svolgerà su un collaudatissimo percorso. "Abbiamo scelto di distribuire le gare tricolori in tre giornate - ha raccontato il tecnico vicentino - pensando soprattutto allo svolgimento in sicurezza. Venerdì 10 saranno in gara gli amatori, sabato 11 le categorie giovanili e domenica 12 gli Elite e gli Under".
Poco dopo ha preso la parola Mauro Zamprogna, figlio dell'indimenticato Armando, che curerà i Campionati Europei che si svolgeranno il 9 e 10 novembre prossimo a Silvelle (Padova). "Il nostro - ha ricordato - è un percorso che portiamo avanti dal 2012. Stiamo lavorando con impegno e determinazione e siamo certi che l'appuntamento offrirà grande spettacolo".
La serie degli interventi è stata conclusa da Sandro Checchin, coordinatore della Commissione Giudici di Gara del Veneto che, dopo aver illustrato i numeri della passata stagione, ha ribadito il concetto della necessità di collaborazione da parte di tutte le componenti della Federazione così come avviene in un concerto (mostrando il filmato del maestro e compositore Ennio Morricone tenuto negli anni scorsi in Piazza San Marco a Venezia) dove tutti i componenti svolgono un ruolo importantissimo e fondamentale e contribuiscono al successo finale.
La cerimonia è stata conclusa con il filmato e la premiazione dell'ex professionista Franco Pellizotti soprannominato "Il delfino di Bibione con la passione per le montagne". "In 19 anni tra i professionisti e come in tutte le cose della vita - ha raccontato - ci sono stati gli alti e i bassi. Ma soprattutto in momenti come questi ultimi ho sempre guardato avanti e ho tirato su le maniche". "Ho smesso a fine stagione - ha proseguito - e lo ho fatto con contentezza. Il mio obiettivo ora da direttore sportivo è quello di cercare di riuscire a trasmettere la passione ai più giovani. Il mio debutto in ammiraglia è avvenuto già alla Valenciana e ora mi attendono la Parigi-Nizza e la Milano-Sanremo". A consegnargli una targa ricordo, sulla quale era riportato "Il tuo stile ha onorato il nostro ciclismo", è stato lo stesso Igino Michieletto.
foto di Alessandro Billiani