Sei giorni in bicicletta per unire Italia e Belgio: 1.200 chilometri, attraverso l’Europa, per collegare idealmente due Muri – Ca’ del Poggio e Grammont - che rappresentano la storia del grande ciclismo.
La sfida è lanciata: cinque trevigiani, tutti in forza alla Squadra Fortissimi, partiranno sabato 18 agosto da San Pietro di Feletto e, in sei giorni e altrettante tappe, pedaleranno sino ad arrivare in Belgio.
Piero Chiesurin, di Sernaglia della Battaglia, Andrea Michelet, di Conegliano, Andrea Miozzo, di Pieve di Soligo, Giuseppe Macchia, di Quinto, e il compaesano Elio Montinaro, hanno pianificato il viaggio da tempo, studiando un percorso che, una volta lasciata l’Italia, attraverserà anche Austria, Germania e Francia, prima di approdare in Belgio.
“L’idea – spiega il capogruppo Piero Chiesurin – è nata dal gemellaggio tra i Muri di Ca’ del Poggio e Grammont e dal fatto di essere sempre vicini ai grandi avvenimenti ciclistici che fanno tappa sul Muro di Ca’ del Poggio. Da semplici appassionati di ciclismo, sarà una grande impresa. Vogliamo anche lanciare un messaggio: i Muri sono per tutti, non solo per i campioni. Basta affrontarli con il giusto spirito e consapevoli delle proprie capacità”.
Per Piero, i due Andrea, Giuseppe ed Elio l’obiettivo sarà, ovviamente, arrivare. La prima tappa, sabato 18 agosto, con partenza alle 7.30, li porterà dal Muro di Ca’ del Poggio a Bressanone: 194 i chilometri di percorrenza. Il giorno dopo, domenica 19 agosto, il quintetto trevigiano pedalerà per 220 chilometri, andando da Bressanone sino a Kempten, in Germania. La terza tappa, lunedì 20 agosto, tutta in Germania, collegherà Kempten a Gutach (209 chilometri). La quarta frazione, da Gutach a Sainte Genevieve (212 chilometri) porterà i cinque trevigiani a pedalare sulle strade francesi. La quinta frazione, di 213 chilometri, da Sainte Genevieve a Beauraing, segnerà l’ingresso dei ciclisti in terra belga. E infine la sesta tappa, la più corta (143 chilometri), giovedì 23 agosto, si concluderà con la scalata del Muro di Grammont, dove Chiesurin e compagni troveranno l’accoglienza delle grandi occasioni da parte degli amici belgi. La “sei giorni” in bicicletta dei cinque amici trevigiani potrà anche essere seguita in tempo reale, con commenti, foto e video, sulla pagina Facebook del Muro di Ca’ del Poggio.
L’impresa non è fine a sé stessa: il 12 luglio scorso, in occasione della sesta tappa del Tour de France, il Muro di Ca’ Poggio e quello di Grammont si sono gemellati con il Mûr-de-Bretagne, un’altra celebre ascesa che ha fatto la storia del ciclismo internazionale.
L’obiettivo è quello di generare nuove opportunità per la promozione dei singoli territori, grazie alla creazione di un circuito europeo che riunisca i muri legati alla storia del grande ciclismo. Muri che uniscono, appunto. E l’impresa di Piero Chiesurin, Andrea Michelet, Andrea Miozzo, Giuseppe Macchia ed Elio Montinaro, promette di fare esattamente questo. Tanto che i cinque amici trevigiani pedaleranno con una divisa, realizzata per l’occasione, dove compariranno le bandiere nazionali di Italia, Belgio e Francia. Niente di meglio, da portare in giro per l’Europa.