Sarà l’occasione per fare il punto su un progetto che vuole dare alle aree più fragili una prospettiva di sviluppo, strappandole dalla crisi che le morde. Pedaleremo come tanti Peter Pan sulla ciclabile che non c’è ma ci sarà. Il Politecnico di Milano è di nuovo in sella a un progetto che si propone come modello di sviluppo locale capace di rigenerazione territoriale, nuova occupazione ed economie green. A fianco del Politecnico la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri MIT, MATTM e MIBACT, le Regioni del Po (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), tanti comuni che accoglieranno le tappe, Bosch eBike Systems, Bvlgari, Cinelli, Dama, Ferrovie dello Stato Italiane, Fondazione Cariplo, Iren, Michelin, Slow Food Italia, SicSport, GIEC, Seda, e tante associazioni.
TUTTI CI CREDONO E SAREMO IN TANTI A PEDALARE ASSIEME. In centinaia si sono già iscritti, altri lo faranno sul sito www.ventobicitour.it
Il tour si concluderà a Venezia - Lido il 3 giugno, prima giornata mondiale dedicata dall’ONU alla bicicletta.
VENTO è più di un progetto di infrastrutturazione ciclabile, è un progetto di territorio e paesaggio nato al Politecnico di Milano. VENTO Bici Tour è il modo per raccontare il futuro di bellezza, cultura ed economia lungo il fiume Po. Il Politecnico di Milano è impegnato da anni su questo progetto che propone un nuovo modo di intendere l’infrastrutturazione del Paese e anche lo sviluppo delle aree interne.
Al costo di 4 km di autostrade si generano 679 km di nuova occupazione ed economia. VENTO è un grande progetto di territorio e rigenerazione che dilata le frontiere della progettazione facendo delle diversità locali un progetto aggregante da TOrino a VENezia. E il Tour ha l’obiettivo di incontrare cittadini, imprese, associazioni, amministratori e tecnici, ai quali far conoscere il progetto. Non si tratta di una delle tante pedalate che rigano il Paese nella bella stagione. VENTO Bici Tour è la proposta di un modello di sviluppo visionario e concreto con il quale generare lavoro dignitoso e duraturo nelle aree del Paese più fragili, dove è dura proporre qualcosa, ma è urgente. È l’occasione per mostrare che esiste anche un altro modo di governare la spesa pubblica investendo in infrastrutture leggere che mettono in moto turismo laddove non c’è, assieme a tante attività legate a quel che di meglio il nostro paese ha: cibo, accoglienza, paesaggio, innovazione, impresa, diversità, agricoltura, tradizioni. Valori radicati su territori a cui però mancano progetti strutturali capaci di metterli in moto senza impatti, senza frammentazioni, senza alte spese, senza benefici limitati. Il progetto VENTO consiste nel progetto di una pista ciclo-pedonale lunga 679 km, idea lanciata dal Politecnico di Milano nel 2012 e che ora appartiene al Sistema nazionale delle ciclovie turistiche con tanto di finanziamenti e un tavolo tecnico tra Regioni e Politecnico di Milano per garantirne la realizzazione.
10 giorni intensi per dire al Paese che c’è una via di uscita dalla crisi, praticabile con spirito cooperativo, imprenditoriale e con tanta cultura, che certo non manca nel nostro Bel Paese. Allora l’appello al mondo della stampa è quello di parlare di VENTO Bici Tour, e parlarne non nei termini di un evento ciclistico ma di un progetto di rigenerazione territoriale possibile e vincente per il Paese e per i giovani. VENTO è un modello possibile non solo lungo il Po, ma in tante parti d’Italia dove è possibile generare lavoro e felicità a partire dalle risorse che il territorio offre.