Ci sarà Maria Canins, bandiera del ciclismo femminile: un Giro d’Italia, due Tour de France, dieci titoli italiani e un oro mondiale, per non citare tutto quello che ha conquistato anche nello sci di fondo. Ci sarà Sandro Donati, maestro dello sport e ambasciatore dello sport pulito: le sue battaglie contro il doping, anche quello di Stato, gli hanno procurato più nemici che amici. Ci sarà Massimo Cirri, il conduttore di “Caterpillar”: sua la campagna per assegnare alla bicicletta il premio Nobel per la pace. Ci saranno i Tetes de Bois: il loro album “Goodbyke” interamente dedicato alla bicicletta, il loro video con Margherita Hack che interpretava Alfonsina Strada, e il loro palco alimentato a pedali dagli spettatori ne hanno fatto la band di riferimento dei ciclisti. E ci sarà anche una nuova biblioteca riservata soltanto ai testi – dai manuali ai saggi, dai romanzi alle biografie, dalle poesie alle enciclopedie – che si occupano delle due (ma anche tre o quattro) ruote umane.
“W la bici viva” è il festival che Feltre, dal 5 al 15 aprile, dedicherà al mondo della bicicletta. Incontri e appuntamenti, gite e pedalate, mostre e spettacoli. Nelle scuole e nei centri anziani, sul Grappa e sulla Via Claudia Augusta, nei palazzi e nelle piazze. Con l’organizzazione dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Feltre, il sostegno di Sportful, la regia dell’associazione Ti con Zero e la partecipazione delle forze del territorio, dal Pedale Feltrino alla Fiab, dal Centro diurno Le Casette al Centro Auser, perfino l’intervento del Rugby Feltre. Perché la bicicletta è un comune denominatore e moltiplicatore, è il massimo della ecologia e il minimo dell’ingombro, è una grammatica elementare e un linguaggio universale, è quanto di più letterario si possa immaginare e spostare, è una continua lezione di storia e geografia e, come sarà dimostrato da speciali bike test, anche di scienza.
Fra interviste stradali (Guido Foddis, musicista e blogger, dialogherà a sorpresa – e in video – con i feltrini) e pedalate cittadine (con GiBì Baronchelli, che presenterà anche il libro “Dodici secondi” scritto da Gian-Carlo Iannella sulla sua carriera, in testa al gruppo), fra teatrini di carta (opere di Fernanda Pessolano, che terrà anche laboratori sulla loro costruzione) e raccolte di fotografie (l’Archivio fotostorico feltrino ha selezionato materiale da collezioni private e l’associazione culturale Aeneis 2000 propone la mostra “24 scatti Bike: l’Uomo e La Bicicletta”), anche una tavola rotonda sul fenomeno della bike economy: previsti gli interventi di imprenditori come Mauro Benetton, dirigenti come Luca Baraldi e Fabio Celeghin, corridori (e non solo) come Alessandro Ballan e Marzio Bruseghin, esperti del settore come Gianluca Santilli e Ivan Piol, giornalisti e scrittori come Claudio Gregori e Marco Pastonesi.