Un incontro bello e importante che ha voluto unire il ciclismo di una volta con i professionisti per un fine nobile come quello della sensibilizzazione alla campagna salvaciclisti.
È quello che ha visto protagonisti l’Androni Sidermec con il Giro d’Italia d’epoca. L’associazione che mette insieme molte delle ciclostoriche italiane ha fatto visita al team campione d’Italia durante il ritiro di Castagneto Carducci in Toscana. Con tanto di abiti d’antan, una rappresentanza del Gide (Giro d’Italia d’epoca, appunto) ha posato per la classica foto (scatto di Rodolfo Tagliaferri) con i corridori di Androni Sidermec, appena rientrati dalla sessione d’allenamento. L’occasione per l’associazione presieduta da Michela Moretti Girardengo, che è l’appassionata pronipote del primo campionissimo del ciclismo italiano, è servita a sottolineare l’adesione alla campagna salvaciclisti promossa dall’Associazione corridori ciclisti professionisti. Proprio il Gide nell’incontro con Androni Sidermec ha inteso sensibilizzare ancora di più sull’importante iniziativa dell'ACCPI volta alla sicurezza di chi pedala sulle strade.
«Abbiamo pensato fosse difficile trovare un abbinamento migliore di quello del passato delle ciclostoriche e del presente di una squadra professionistica per parlare della campagna salvaciclisti, che vogliamo sostenere in tutti i modi» ha spiegato il coordinatore del Gide Luciano De Bernardi nell’incontro con i corridori e il team manager di Androni Sidermec Gianni Savio. Proprio Savio si è detto «soddisfatto del felice abbinamento con gli amici ciclostorici a favore di una campagna così importante».
Anche Michela Moretti Girardengo ha salutato con piacere l’incontro, sottolineando come «il Giro d’Italia d’epoca e Androni Giocattoli siano in fondo le due facce di una stessa medaglia accumunate da una grande passione per il ciclismo, inteso da un lato come divertimento e dall’altro come professione. Noi che rievochiamo il ciclismo eroico e una squadra professionistica, seppur in due modi diversi, siamo sempre sulle strade: per questo dobbiamo sensibilizzare sempre di più al rispetto delle norme e alla sicurezza».
Il Giro d’Italia d’epoca, che è il maggior circuito italiano di ciclostoriche, presente a Castagneto Carducci anche con la vicepresidente Michela Piccioni, proseguirà per tutta la sua stagione l’appoggio a salvaciclisti. Sedici sono le ciclostoriche nel calendario 2018: il debutto a Ferrara a marzo e la conclusione a settembre ad Assisi.