Con i suoi 1.713 marchi rappresentati, dei quali ben il 60% provenienti da oltre 40 Paesi del mondo, Eicma è l’espressione delle eccellenze industriali delle due ruote. Senza dubbio un incubatore di visioni, idee, culture, proposte e linguaggi diversi nel quale anche le piccole e medie imprese possono trovare il loro spazio e dialogare con i più grandi player. L’aggregazione in rete dà la possibilità di realizzare questo dialogo tra imprese di ogni dimensione in maniera più strutturata, con programmi e obiettivi di competitività condivisi e misurabili del tempo. Forti di questa convinzione EICMA, ha rinnovato anche per questa edizione la partnership con RetImpresa, l’Agenzia di Confindustria, sotto la guida del Presidente Antonello Montante, che lavora per supportare le aziende nel processo di aggregazione. Una partnership che grazie anche al contributo dell’Associazione confindustriale di categoria ANCMA promuove momenti b2b tra le imprese e offre assistenza, nel percorso di costituzione e gestione delle reti e di accesso alle agevolazioni
Oggi le imprese in rete sono 20. 885, aggregate in 4.088 contratti di rete che hanno realizzato obiettivi importanti di internazionalizzazione, innovazione, welfare, comunicazione, e qualità e molto altro ancora. Un mondo in continua crescita che esprime valori importanti in termini di occupazione (372 mila lavoratori), fatturato aggregato (89 miliardi) e valore aggiunto aggregato (20 miliardi) e che ha ancora grandi opportunità di sviluppo anche nel nostro settore in termini di formazione, occupazione dei giovani, incubazione di idee imprenditoriali e semplificazione amministrativa.
“Siamo convinti”, sottolinea Antonello Montante Presidente di Eicma e di RetImpresa, “che qualsiasi piano, anche il più bello e meglio congeniato, sia vano senza l’unione. Oggi come non mai, abbiamo bisogno di visioni e attività capaci di rendere l’insieme coeso. Questa è la nostra convinzione e questa è la direzione verso la quale si muove EICMA, che vuole valorizzare la forza del networking anche attraverso le reti d’imprese, come realtà non solo economica, ma sociale per il modello aperto, collaborativo e inclusivo che incarnano. Il nostro settore vede con favore l’attenzione che il Governo sta riservando a questo tema strategico, ma occorre dare continuità all’azione delle Istituzioni. Servono meccanismi di defiscalizzazione del costo del lavoro che agevolino l’assunzione di giovani da parte delle imprese in rete, garantendo al contempo percorsi di formazione unici e integrati di filiera all’interno del network di rete che puntino su l’innovazione in chiave di industria 4.0 e internazionalizzazione. Solo così la quarta rivoluzione industriale potrà rappresentare un’opportunità, un vantaggio concreto per tutte le nostre realtà, anche per le più piccole. Non c’è altra strada per colmare il gap culturale tra il modo di fare impresa in Italia e il modello tedesco che è il riferimento della produzione manifatturiera in Europa”.