Il convegno “Istituzioni e Ciclismo”, svoltosi oggi, 13 ottobre, presso la Prefettura di Ravenna, ha rappresentato un modo “alto” di celebrare la storica collaborazione tra Polizia Stradale e Federazione Ciclistica Italiana, in particolare la collaborazione degli ultimi 20 anni, caratterizzata da una costante e comune ricerca per migliorare la sicurezza nelle gare ciclistiche, a partire dalla circolare del Ministero dell’Interno del 13.10.97 che introdusse la sospensione temporanea del traffico per agevolare il transito delle gare, alla modifica dell’Art. 9 del codice della strada (2002), con l’introduzione delle scorte tecniche in ausilio alla Stradale, per arrivare a tempi più recenti con la formazione e l’abilitazione delle varie figure addette alla sicurezza delle gare, tramite corsi assegnati alla gestione della FCI di concerto con Ministero dell’Interno e Coni.
Ad aprire i lavori il “padrone” di casa Prefetto Francesco Russo, seguito dal Sindaco di Ravenna e Presidente della Provincia Michele de Pascale, dalla Consigliera Regionale Manuela Rontini, il Presidente del Coni regionale Umberto Suprani, e dal Presidente del Comitato Regionale FCI Giorgio Dattaro, il Comitato che ha indetto l’iniziativa con la collaborazione della Prefettura e del G.S. Progetti Scorta, il noto gruppo ravennate di moto staffette.
Di grande interesse e spessore le quattro comunicazioni svolte rispettivamente da: Silvano Antonelli, presidente del G.S. Progetti Scorta, che a nome del CRER ha posto l’accenno sulla necessità di aggiornare, semplificare e razionalizzare le procedure delle varie autorizzazioni ed ordinanze relative alle gare ciclistiche; Giandomenico Protospataro, del Servizio Polizia Stradale, che ha illustrato le ragioni ed i risultati di quella comune ricerca ventennale; Renato Di Rocco, Presidente della FCI, che ha illustrato l’impegno federale sul tema vasto della sicurezza, dalle gare agli allenamenti, dall’uso quotidiano della bici all’educazione attraverso la scuola, annunciando anche l’intenzione della FCI di chiedere al Ministero dell’Interno di aprire un tavolo per la ricerca della semplificazione delle autorizzazioni e delle ordinanze; Roberto Sgalla, Direttore delle Specialità della Polizia di Stato e Presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, che ha svolto argomentazioni di pregevole contributo, dalla necessità di dare alle scorte tecniche poteri di polizia stradale, alla necessità di riportare le autorizzazioni in capo ai Prefetti per riassorbire l’eterogeneità delle procedure messe in atto dalla Province, dalla necessità di assegnare ai privati compiti e responsabilità della sicurezza, alla possibilità di abilitare a scorta tecnica, per titoli, gli ex appartenenti alle forze di polizia. Misure in parte realizzabili nell’attuale quadro legislativo ed in parte solo con la prossima riforma del codice della strada.
Molto interessanti gli spunti offerti anche dal dibattito, che ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti del movimento ciclistico, quali: Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, Davide Cassani, CT della nazionale di ciclismo professionistico; Lino Secchi, presidente del Comitato Regionale FCI Marche; Alessandro Spada, presidente del G.C. Fausto Coppi ed organizzatore della “IX Colli”, Tonino Buda, vice presidente della Polisportiva Fiumicinese e Alessandro Lazzerini, presidente del Gruppo Motociclisti Pistoiesi.
Contributi importanti, che oltre a condividere l’idea generale di semplificare un po’ tutte le procedure per lo svolgimento delle gare ciclistiche, hanno posto l’accenno su questioni specifiche come lo stato disastroso delle nostre strade, la necessità di innalzare i limiti di età per lo svolgimento dell’attività di motostaffetta, con infine una sottolineatura positiva di come in Italia organizzatori ed istituzioni garantiscano la sicurezza delle gare ciclistiche molto meglio di quanto avviene all’estero.
Un modello, quello della collaborazione tra FCI, Stradale, Prefetture ed organizzatori, che se nel 1997, come ha detto il presidente federale Renato Di Rocco, aveva aspetti di «intuizione geniale», oggi rappresenta una certezza che «possiamo permetterci di proporre agli altri come modello».
Il buffet finale, in queste occasioni, di solito non riceve alcuna menzione, ma se il Prefetto ha voluto che fosse servito nella residenza ufficiale, come solo per le grandi occasioni, beh, allora occorre dire che il convegno “Istituzioni e Ciclismo” ha colpito nel segno da ogni punto di vista, compresa la delicata e puntuale conduzione dei lavori da parte di Pier Augusto Stagi, direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it.