Il Garda Trentino è uno dei resort internazionali dove il rispetto per la natura e lo sviluppo sostenibile procedono in totale armonia con le risorse del territorio, turismo Outdoor in testa. D’altro canto, la scelta della destinazione altogardesana è spesso legata alla possibilità di praticare attività sportiva all’aria aperta in totale sicurezza: vela, windsurf, trekking, climbing e bike, con i relativi spazi, i percorsi (1.363 km per il bike), le strutture e il lavoro dedicato, costituiscono il valore aggiunto dell’offerta e sono un patrimonio che caratterizza questo ambito rispetto ad altre famose destinazioni internazionali.
Recenti polemiche sul tema (riguardo la convivenza di trekker e biker sui percorsi condivisi e il potenziale danno idrogeologico causato da una eccessiva presenza di mtb sui sentieri) hanno indotto Garda Trentino S.p.A. a intervenire nel dibattito, allo scopo di fornire una informazione corretta su quanto è stato fatto, si sta facendo e si farà nel settore specifico dei percorsi destinati a pedoni e ciclisti.
La regolamentazione del settore si basa su alcuni passaggi fondamentali, segnalati qui di seguito in forma sintetica:
- Il più importante risale al 31 ottobre 2012, con la modifica alla legge provinciale n. 8 del 1993 che istituisce la “Rete provinciale dei percorsi per Mtb” (condivisi tra biker e trekker). La stessa legge istituisce anche i bike park, riservati ai biker. Al momento attuale il Bike Park Garda Trentino, gestito dall’associazione Agba (Alto Garda Bike Arena), dispone di due trail: “Val del Diaol” e “Seicentouno”, dedicati alle discipline del gravity.
- Dopo un confronto con gli enti e le istituzioni del territorio, con le Sat locali e la Sat centrale e gli altri operatori della Mtb, Garda Trentino S.p.A, (soggetto individuato per formulare proposte al Servizio Turismo della Provincia Autonoma di Trento), ha presentato il 16 ottobre 2015 un progetto di rete composto da 44 sentieri che percorrono tutto il Garda Trentino.
- L’8 marzo 2016 il Servizio Turismo della Provincia approva ufficialmente i percorsi proposti e ne fornisce la nuova numerazione, che rientra nel Catasto provinciale della rete dei percorsi mtb trentini. Nello stesso tempo fornisce un elenco di divieti da posizionare lungo alcuni sentieri o in zone delicate per l’aspetto naturalistico, storico o per la pericolosità (sentieri troppo stretti e ripidi, lungo i quali la condivisione tra biker e trekker sarebbe rischiosa).
- Nell’autunno scorso comincia l’opera di tabellazione dei percorsi autorizzati dalla Provincia, attraverso il posizionamento dei cartelli segnavia approvati dal Servizio Turismo. Completata la posa in opera del primo lotto, realizzata in collaborazione con le associazioni di biker locali, l’Apt sta realizzando la segnaletica per il secondo e ultimo lotto di lavori, che saranno completati entro l’inizio della nuova stagione. Saranno posizionati contestualmente i cartelli segnavia, quelli di divieto e anche i cartelli che, in presenza di divieti, indicheranno ai biker un percorso alternativo consigliato per completare il tracciato.
- Al momento sono in atto, secondo le indicazioni del progetto Outdoor Park Garda Trentino, lavori di manutenzione a cura della Forestale e del SSOVA (Servizio sostegno occupazione e valorizzazione ambientale) su alcuni dei sentieri autorizzati. Rimane inoltre costantemente aperto il tavolo di lavoro tra BGT (Bike Garda Trentino, realtà associativa locale) e tutte le parti in causa per un dialogo e un confronto continuo sulla situazione: la nuova Rete dei percorsi Mtb può essere a tutti gli effetti considerata come un punto di partenza, suscettibile quindi di essere modificata e allargata, aggiungendo nuovi tracciati o proponendo itinerari alternativi a quelli su cui sono stati imposti i divieti della Provincia. A tale proposito si sta già lavorando su proposte per nuovi trail.
- Dallo scorso autunno è aperto anche un tavolo di confronto con il comune di Malcesine e la società della Funivia del Baldo per studiare collegamenti bike tra Garda Trentino e Malcesine, superando l’ostacolo della Riserva integrale del Baldo, preclusa alla Mtb.
L’Apt continua a monitorare la situazione e a fornire informazioni su percorsi e ipotesi di sviluppo futuro, seguendo la linea del dialogo con tutte le parti interessate, oltre a sensibilizzare le strutture ricettive e i fornitori di servizi bike (shuttle, noleggi) e i biker stessi. Tutti i percorsi del Garda Trentino promossi su web e carta stampata fanno parte della Rete di sentieri mtb trentina autorizzata dalla Provincia.
Questa gestione delle risorse, unita all’applicazione e al rispetto delle nuove regole, è la garanzia che nell’ambiente naturale unico del Garda Trentino, così apprezzato dai viaggiatori internazionali amanti del trekking e della mountain bike, c’è spazio per tutti ed è possibile condividere serenamente il piacere di praticare l’attività preferita all’aria aperta.