I PIU' LETTI
ORIENTECCHSPRESS. E al fin, ConstanCiclopoli
dalla Redazione | 02/06/2016 | 07:32

Il nostro amico Sergio Ghisleni c'è ricascato. Dopo COSTUCOST (gli Usa dal Pacifico all'Atlantico, nel 2014) e TODS UEI (da Cabo Fisterra o Capo Finisterre, nalla Galizia spagnola, a Venezia) ora ci propone (e si sciroppa) ORIENTECCHSPRESS, da Venezia a Istanbul via Slovenia, Croazia, Bosnia E., Serbia, Bulgaria. Ha "ormai" 53 anni e non sa che farà da grande, ha lavorato 17 anni alla Gazzetta dello Sport, è orobico-galiziano (lui dice "galego") ma si considera ormai quasi un apolide. Con passaporto, quello sì, della repubblica indipendentissima di Ciclòpoli. Per lui (che ci tiene molto) queste non si chiamano avventure, si chiamano viaggi. Innegabile, no?

ORIENTECCHSPRESS 5a tappa

Ah sì il viaggio che ha fatto Rumiz. Ah bello, lo ha già fatto Rumiz. Che figata! Sulle tracce di Rumiz!!!
Da Venezia a Istanbul in bici e equipaggiamento da backpacker era una pietra nello scarpone che mi massacrava un piede (su due) e un neurone (su tre) da anni. E, non so perché, ma quasi ogni volta che ne facevo cenno a qualcuno (che non fosse Gatti o Stagi o al massimo il Costa, i soliti tre) l'interlocutore mi ricordava il viaggio cult-ciclistico di Paolo Rumiz.

Io non ho mai saputo come prendere la cosa. Mai. Ho sempre aggirato l'argomento e cambiato tema. Ora che il viaggio l'ho fatto però posso dirlo: a parte l'onore sconfinato di aver fatto una cosa già fatta da Qualcuno con la KU maiusKola, ed essendo assolutamente evidente che solo accostando i nomi si cade nella celebre confusione tra cioccolato (Egli) e merda (me medesimo) ora una cosa la posso dire: che Paolo Rumiz oltre a scrivere cose sublimi ha fatto una fatica porca, come me, e questo gli fa onorissimo, anche perché - come me - è tanto se in tutto il viaggio ha mandato già una pastiglia di ibuprofeno in una sera di dolori lancinanti da qualche parte vicina al suo unico vero punto di contatto col mondo (che sono stati, sono e resteranno sempre i poveri piedi, per gli Scrittoriveri come per gli Exgiornalistisportiviorallaricercadisestessi).

E dunque Costantinopoli, alias Bisanzio ("Verme di Bisanzio, ven qui che ti dò la tua mercede!": ricordate Branca-Gassman al suo top all-time?), alias Istanbul mi apparve al fin di domenica, 29 di maggio, dopo 1953 km di contachilometri, 20 tappe pedalate, 4 riposi, essendo il vostro partito da piazzale Roma in Venezia (che male suona, che mussolinata postmoderna, ma anche figli della lupa siamo, italianazzi tutti) il giorno 6 di maggio dell'Anno Domini, anzi A.A., anno di Allah, 6 maggio 2016.

Per non morirci, a Istanbul, ho fatto quartiertappa a Tekirdag, bulliciosa città sulla costa del mar di Marmara, a un centinaio di km dalla Grande Mela Eurasiatica. Ci son arrivato con la pioggia o meglio col fango, e slalomeggiando felice su strade infami ho messo le ruote nella fessura di una grata: quella davanti ne è venuta fuori, quella dietro è morta lì, sotto il mio peso, finendo orrendamente deformata tra grida di raccapriccio di alcuni viandanti che mi hanno visto cadere. Dolore vero anche perché questa coppia di ruote (con cognome inciso!) era stato un antico regalo di un amico di tuttobiciweb di cognome Marzorati, che lavorava per una nota azienda dello sconfinato MEDINITALI ciclistico. Eran rimasti forse 15 anni in garage, quei due cerchi "firmati", e quando ho fatto "Costucost" era venuto il loro momento di gloria. Che adesso continua per una sola delle due ruote. L'altra è deceduta in gloria nelle ultime miglia della "Via diagonalis", che io ho scoperto di star percorrendo solo al confine bulgaro-turco, perché non sono Rumiz purtroppo.

Cose turche, si dice ancora e si dice spesso a sproposito. Primo perché le cose turche son quasi sempre italianissime. Secondo perché a Edirne, per esempio, ho spalancato occhi e bocca nel vedere un piccolo centro storico accessibile solo a motorini a propulsione elettrica. Quel giorno poi mi si è scatenato addosso un inferno di pioggia vento mandrie spaventate cani ringhiosi camion sparati e buche, fossi, voragini, selciati infami e fango, tanto fango da non vedere, alla fine, la famosa INgrata.
Cose turche, si dice a volte a proposito. E ve ne conto una che credo resterà insuperata per anni.

Imbrunire a Havsa, circa 250 km dal traguardo finale secondo l'itinerario che ho scelto (e cambiato in corso d'opera: pensavo di andare sul mar Nero e discendere, ho ripiegato causa meteo sul più mite mar di Marmara).
Dunque Havsa, imbrunire, è appena finita la quarta o quinta litania registrata dalla moschea vicina quando mi infilo in una specie di bar che ha più che altro l'aspetto di un circolo per gente di mezza età (quorum ego, dunque) con pochi scrupoli ilslamicortodossi viste le casse di bottiglie di birra vuote impilate all'esterno. Quando entro il mormorio diffuso cessa e attraverso il  fumo denso intravedo non meno di 40 occhi che mi fissano. Panico. Sullo schermo gigante stanno dando Galatasaray-Fenerbahce, finale di Turcoppa (credo) e alzando lo sguardo verso il plasma mi esce di bocca - di istinto - un "Ah, Fenerbahce!" che probabilmente mi salva: mentre da una tavolata insorge un coro di risate e finti gesti di disperazione, da un altro tavolo mi fanno cenno di sedermi e massacrandomi di pacche sulle spalle mi fanno trangugiare la prima di almeno 4 birre da mezzo litro cada una. Non mi riuscirà di pagare un giro di birra di lì a fine partita, e neanche dopo, mentre a turno i soci del birraclub escono a scrutare la mia bici portapaccata.

Fin qui, la scena non è molto diversa da quella che si sarebbe potuta vivere arrivando che so, a Paglieta in val di Sangro, da perfetto forestiero, mentre danno un Pescara-ProVasto di qualche tempo andato. Ma qui scatta la sorpresa. Mentre attacco la seconda birra parlando non so come coi miei compagni di tavolo (Galatasaray-Fenerbahce è una partita infame, uno 0-0 travestito da 1-0 con sceneggiate continue e zero tiki-taka) un signore seduto tra me e lo schermo si gira a dire qualcosa a qualcuno parlando quasi di sottecchi, e nel farlo si ingobbisce verso il suolo. È così che mi appare, sotto lo schermo gigante, un altro schermo più piccolo, sul quale, in modo "muto" stanno dando un filmetto porno da quadrupla X, vi giuro una roba che potrebbe mettere in qualche imbarazzo Rocco Siffredi himself (ormai sdoganato anche da SkyTv mi risulta, dunque eroe nazionale ad ogni effetto). Ora senza entrare in pistolotti su Islam e islamismi, fondamentalismi soft e hard (appunto), cristianismi ipocriti e quantaltro, la normalità con la quale la gente fruiva del mix calcio-sesso hard era qualcosa di spettacolare. E la cosa drammatica, - a mio modesto parere - è che dagli atteggiamenti e dagli sguardi di quasi tutti gli astanti, appariva chiaro del trio maschio-maschio-femmina sottostante la partita non gliene fregava un tubo a nessuno!!! (Io mi chiamo fuori, quale cronista attento e obiettivo, e tengo per me la mia personale inclinazione per l'entrata da dietro di Sukur Efraim o quella dell'attore sottostante).

Cose turche, dunque, e in locale pubblico. (Per parte mia, sono per libertà e libertinaggio, dunque da questo pulpito non aspettatevi moralismi). Presenze femminili, questo sì, zero. In compenso, in campagna avevo visto poche ore prima una dozzina di donne curve sui campi e un uomo anziano seduto e appoggiato a un bastone, tipo pastore di gregge, e la scena non era proprio da pubblicità-progresso.

Il progresso, quello sì, come continua a intenderlo questo fottuto mondo (occidente in primis) vi aspetta sul groviglio di piste Polistil che vi sarà impossibile evitare per avvicinarvi al cuore di Istanbul. Per questo io, padre di ragazza ancor minorenne e forte dell'esperienza della penultima tappa, dal cuore della metropoli sono rimasto una trentina di km al largo e mi son detto contento così. E' stato un po' come fare - diciamo - Amburgo-Milano e fermarsi a Sesto San Giovanni, anzi a Greco-Pirelli dài. Certi amici ciclisti che mi son fatto (non in senso XXX, beninteso) a Tekirdag giurano che qualche settimana fa una pedalata "ecologista" sul Bosforo ha raggiunto gli 8-9mila partecipanti. Io non ci credo nemmeno se lo vedo, e non vado a verificare. Credetemi sulla parola: CostanCiclopoli è solo un'invenzione pseudo-letteraria di questo vostro amico pedalatore dell'Utopia. Istanbul per la bici è un inferno vero. E se è vero che per gli islamici si può anche finire in paradiso passando per l'inferno, sarà. Ma io, ciclista agnostico, per questa volta mi son contentato della foto col cartello "per me si va nella città dolente".
Il passaggio del Bosforo ce lo teniamo - che ve ne pare? - per il malsonante 2017.

(5-fine)

GIA' PUBBLICATI

ORIENTECCHSPRESS 1a tappa
ORIENTECCHSPRESS 2a tappa - Sorprese slovene
ORIENTECCHSPRESS 3a tappa - Hrvatska, Bosna e Srbijae
ORIENTECCHSPRESS 4a tappa - Illiria-Pannonia, e un terzo di giro...

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Sidi è orgogliosa di annunciare l’ottenimento delle certificazioni ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018, legate rispettivamente all’utilizzo di un adeguato sistema di gestione ambientale, e alla salute e sicurezza sul lavoro. Un...

Grinduro tornerà in Toscana tra il 13 e il 15 giugno e più precisamente nello splendido palcoscenico medievale di Massa Marittima. Il format resta quello vincente di sempre: un mix...

Anche quest’anno Mapei Sport sostiene la Varese Van Vlaanderen, manifestazione cicloturistica, che permetterà a tanti cicloamatori di mettersi alla prova sui “muri” del Varesotto che ricordano quelli del Giro delle...

La linea PRO, quella ideata da EthicSport per supportare gli atleti di alto livello in attività particolarmente faticose e prolungate nel tempo, si completa oggi con Super Dextrin® PRO, un...

Non facciamone un mistero, il tubeless non convince tutti, soprattuto nell’uso stradale. Mettendo da parte ogni questione riguardante i pro e i contro, quello che appare evidente è che il...

A distanza di circa un anno dalla loro presentazione, arriva oggi per le Velocis Road di Trek un corposo aggiornamento tecnologico, modifiche che posizionano ancora meglio queste calzature moderne, già...

Il marchio fiammingo Van Rysel corre da un anno nel WorldTour al fianco della storica e forte formazione Decathlon-AG2R La Mondiale, e lo fa mettendo a disposizione degli atleti non...

Sarebbe utile conoscere in maniera dettagliata la distribuzione della pressione sulla sella per trovare la sella giusta e per ottimizzare il comfort e le nostre performance? La risposta è semplice...

Le nuove Speed Team 42 e 57mm nascono per celebrare il fuoco che governa le competizioni, quelle più veloci che coinvolgono amatori e professionisti. In questi due nuovi set Fulcrum...

Mettiamola così, sono anni che non si vede una rivoluzione simile! Lo avevamo già visto in precedenza ma oggi diventano ufficiali e arrivano online i nuovissimi pedali PW8 prodotti e...

La S-Works Tarmac SL8 si conferma ancora una volta la bici da corsa più veloce al mondo. Grazie a una combinazione senza precedenti di aerodinamica, leggerezza e qualità di guida,...

Ebbene sì, quella del prossimo 25 aprile sarà l’ultima edizione della Colli della Sabina. La cicloturistica off-road reatina sorprende ancora una volta con una notizia del tutto inaspettata. Una decisione...

Le nuove Metron 45 e 60 RS nascono semplicemente per eccellere e per dire la loro nel palcoscenico mondiale. Gli occhi più attenti le avranno già notate nella prime gare...

L’enigma è stato svelato: Ursus presenta PROXIMA Team Edition, la ruota ufficial del Team Picnic PostNL, che ha accompagnato gli atleti della formazione World olandese fin dalla prima gara della...

Scicon Sports non ha dubbi, Aerostorm è l’occhiale sportivo ad alte prestazioni che può ridefinire gli standard odierni in materia. Lo abbiamo visto sul podio della Milano Sanremo indossato da...

Forza ragazzi, non ci sono più scuse! La primavera è ormai alle porte, anche i più pigri e freddolosi possono saltare iun sella senza problemi e dare inizio alla loro...

È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F, una bici iconica che si distingue per un design all’avanguardia...

Il Cross Country presenta oggi prove sempre più tecniche con percorsi difficili e variegati pronti a mettere in crisi atleti, bici e componenti. Le moderne mtb per questa specialità si...

Nel mondo dello sport come in quello dell’industria,  140 anni sono un traguardo ricco di significato per chi, come Bianchi, costruisce il proprio futuro su un patrimonio storico ineguagliabile. A 140 anni...

Santini presenta le novità Summer 2025 con le linee Unico e RTR - Ready To Ride. Il completo Unico unisce performance e comfort con una maglia unisex dal design vivace...

Q36.5, leader nell'abbigliamento tecnico per il ciclismo, presenta le nuove Gregarius Pro Milano-Sanremo Jersey, due maglie in edizione limitata che celebrano le vittorie di Maurizio Fondriest e Vincenzo Nibali...

Erano molto attese e forse intraviste ai piedi di qualche pro, le nuove S-Works Ares 2 sono state  studiate per creare una vera rivoluzione e garantire il massimo della performance...

Alé e la KZS sono lieti di presentare la nuova livrea della squadra nazionale slovena di ciclismo. Questo nuovo design sarà indossato ai Mondiali ed Europei di tutte le discipline ciclistiche,...

Sidi, azienda fondata nel 1960 e specializzata nella produzione e vendita di calzature per ciclismo e motociclismo utilizzate dai più importanti atleti professionisti e dagli appassionati in tutto il mondo,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
di Giorgio Perugini
Visti i tempi sembra davvero difficile riuscire ad indossare l’outfit giusto per queste giornate autunnali, volte troppo fresche, in altri...
di Giorgio Perugini
I moderni impianti frenanti riescono ad offrire prestazioni davvero incredibili tanto da aver richiesto un nuovo stile di guida per...
di Giorgio Perugini
Topeak ha recentemente inserito nel suo vasto catalogo il supporto per bike computer UTF Multi-Mount PRO, un prodotto ben realizzato che...
di Giorgio Perugini
Realizzare capi con lana merino non è affatto semplice se la loro destinazione d’uso è quella sportiva, motivo per cui...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy