Il nostro amico Sergio Ghisleni c'è ricascato. Dopo COSTUCOST
(gli Usa dal Pacifico all'Atlantico, nel 2014) e TODS UEI (da Cabo
Fisterra o Capo Finisterre, nalla Galizia spagnola, a Venezia) ora ci
propone (e si sciroppa) ORIENTECCHSPRESS, da Venezia a Istanbul via
Slovenia, Croazia, Bosnia E., Serbia, Bulgaria. Ha "ormai" 53 anni e non
sa che farà da grande, ha lavorato 17 anni alla Gazzetta dello Sport, è
orobico-galiziano (lui dice "galego") ma si considera ormai quasi un
apolide. Con passaporto, quello sì, della repubblica indipendentissima
di Ciclòpoli. Per lui (che ci tiene molto) queste non si chiamano
avventure, si chiamano viaggi. Innegabile, no?
ORIENTECCHSPRESS 4a tappa
Scrivo
dalla Bulgaria, terra ciclisticamente mai lontanamente pensata, eppure
eccola, grande, enorme, vuota (bene), verde (benissimo), con montagne
ancora innevate dappertutto, ma il Vostro ciclo-nauta qui ha pensato
bene di girar loro rispettosamente al largo, viaggiando per città
enormi come Sofia o medio-piccole come Plovdiv, e in mezzo saliscendi
dolci che un bel giorno soleggiato mi permettono anche di superare i
150km, che col bagaglio e questi asfalti balcanici mi sembra proprio un
bel viaggiare, e scusate l'immodestia.
Vlasinsko
Jezero, la cui quota ho superato di un 150-200 metri, è stato anche il
tetto altimetrico di questo viaggio Transbalcanico, un punto-chiave nel
passaggio dall'Illiria alla Pannonia dell'epoca di Roma imperiale, un al
di qua e un al di là di immensi bacini idrografici, di mondi
sconosciuti e sconosciutissimi, ma poi non tanto visto quel po po di
teatri, terme e perfino uno stadio che i nemici storici di Asterix e
Obelix avevano tirato su nell'odierna, bulgara Plovdiv (per me
ignorantone cronico una vera scoperta, festeggiata con un Merlot del Mar
Nero che è stata un'altra rivelazione, giacché prima d'ora gli univi
vini dell'Esteuropa che avevo provato erano ungheresi o romeni. O
rumeni? Mai capito, suppongo poco importi.
E Bulgaria fu
dunque, Pannonia quindi, con una picchiata folle sulla grande Sofia che -
attenti, o incauti - attende chi osi avventurarvisi in bici con
qualche bella pista ciclabile, sì, ma anche con dei selciati, dei pavé
di epoca comunista e delle voragini asfaltiche da pa-u-ra.
Ma siccome sgarruppato
sono pure io, che faccio Orientecchspress ma di treno ho ben poco, in
queste lande desolate dei confini d'Europa non mi ci trovo male. Forse
anche, lo ammetto, perché son sicuro di tornare poi nelle più
familiari europe d'Occidente.
Sergio Ghisleni
GIA' PUBBLICATI
ORIENTECCHSPRESS 1a tappa
ORIENTECCHSPRESS 2a tappa - Sorprese slovene
ORIENTECCHSPRESS 3a tappa - Hrvatska, Bosna e Srbijae