Le immagini del mondiale di Richmond sono ancora fresche nei nostri ricordi: Sagan che parte e saluta tutti per poi passare il traguardo a braccia alzate sarà per molto tempo un evento da ricordare.
Peter Sagan ha indossato per la dura corsa in linea di domenica il nuovissimo body Speedshell Santini, un concentrato di tecnica realizzato in tessuto Lycra Monica e ultra compatto Speedshell, un vero e proprio strumento da professionista.
Con il giusto mix di questi due tessuti, si riesce a guadagnare molto dal punto di vista aerodinamico e si ottiene una spiccata compressione muscolare, particolare che consente anche maggior reattività fisica. Peter, conscio di dover affrontare una temperatura elevata lungo il percorso, ha chiesto di confezionare la parte alta del body in micro-rete, giusto per usufruire di una maggiore traspirazione ed in ultimo ha anche optato ragionevolmente per le maniche corte.
La tendenza di utilizzare i body da parte dei prof è un fenomeno crescente e sicuramente i benefici sono molteplici. Sarà un caso, ma anche il secondo classificato Michael Matthews ha corso con questo speciale indumento di Santini!
Circostanze o no, basta riguardare le immagini di questa corsa per notare che tanti corridori utilizzano body aerodinamici, tanto da capire che questa sarà una tendenza che potrebbe spopolare anche tra gli amatori. Magari questo avverrà con soluzioni meno esasperate ma altrettanto innovative come già accade con il completo Interactive di Santini in cui maglia e salopette si possono unire tramite una zip che rimane completamente nascosta dall’elastico alto in vita. Due capi, ma di fatto quasi un’unica struttura.
Sagan ha inoltre avuto l’opportunità di portare alla vittoria per la prima volta il nuovo fondello Santini C3, costruito grazie al procedimento Carving Technology tramite il quale si scolpisce uno strato unico di schiuma creando spessori differenziati senza alcun uso di colla o altro.
Penso che un battesimo simile non potesse esserci, Santini e il suo nuovo prodotto già sul tetto del mondo. Chi ben comincia….
Giorgio Perugini