Dici Randonnée e pensi subito a km e km di strada, fatica ed emozioni. Ricordatevi però che questa non è la solita gara, non è una manifestazione in cui l’ansia dell’agonismo altera i più profondi comportamenti tra i ciclisti, è più un’escursione su lunghissime distanze, un viaggio all’interno del nostro più profondo essere in cui si ha quindi l’occasione di confrontarsi con sé stessi prima di tutto.
La cornice di questa Randolomitics è il comprensorio Dolomitico, uno dei luoghi più belli del pianeta e rinomato patrimonio dell’Unesco. Correre in bici su e giù lungo questi passi è come confrontarsi con degli spietati esaminatori, montagne severe che hanno segnato la storia del ciclismo elevando alcuni corridori allo stato di puri eroi di questa epoca.
L’organizzazione punta sulla bellezza di tre percorsi, divisi per chilometraggio e dislivello, ma accomunati da una cornice che vi rimarrà senz’altro nel cuore.
Il primo percorso, di 110 km, è denominato “EASY FLEIM” e con un dislivello complessivo di circa 4200 mt vi farà affrontare il Passo Valles, il San Pellegrino, il Costalunga, il Lavazzè e il Passo Pampeago. Considerate che questa distanza è stata inserita per permettere anche ai meno allenati di godere della bellezza del posto, scalando cime che metteranno a dura prova tutti i partecipanti.
Il secondo percorso è il “FIEMME”, lungo circa 225 km con 7.000 mt di dislivello. I passi che impreziosiranno questa lunghezza intermedia sono il Valles, il Fedaia, il Sella, il Gardena, il Capoluogo, il Pordoi, il Costalunga, il Lavazzè e il Passo di Pampeago.
Per il terzo ed ultimo percorso chiamato “DOLOMITI”, si tratta di dover coprire circa 461 km con un dislivello totale di circa 14.200 mt, attraverso molti passi tra cui il Valles, il San Pellegrino, Il Pordoi, il Fedaia, il Sella, il Gardena, Il Valparola, il Giau, lo Staulanza, il Duran ed altri ancora per arrivare sempre al traguardo sul Passo di Pampeago. Molti avrebbero difficoltà a fare queste strade in macchina, invece, un manipolo di ciclisti che potrei definire “blindati dalla testa ai piedi”, affronterà tutte queste salite in una maratona a pedali che li eleverà al massimo delle loro possibilità.
Partecipare ad un simile evento è una scommessa, superare simili dislivelli è un privilegio riservato a pochi, ma recarsi in questa zona meravigliosa è una bella occasione per visitare luoghi fantastici che sono il fiore all’occhiello del nostro territorio.
I Serrai di Sottoguda salendo verso il Fedaia, i boschi del Passo Pordoi, il massiccio del Sella, sono solo i primi accenni di luoghi magici che attraverserete nel percorso.
I più audaci potranno tenere in considerazione anche i tempi di scalata di alcune salite, ma è importante sottolineare che lo spirito delle randonnées punta essenzialmente ad un confronto personale, inteso come momento di crescita e pura gratificazione. L’unico obbligo per i partecipanti sarà quello di passare nei punti di controllo per ottenere il timbro che certifichi il passaggio.
Penso che la cosa migliore sia pianificare un bel fine settimana con la famiglia, infatti, sarà possibile alloggiare in bellissime strutture che renderanno ancora più gradevole la permanenza.
Una manifestazione eroica come questa non poteva che trovare un main sponsor affascinante come LaClassica, nuovo brand di abbigliamento ciclistico fondato sulla cultura del ciclismo e del made in Italy più autentico. Una maglia celebrativa sarà il perfetto ricordo per riportare alla memoria questa avventura corsa lungo le stupende strade che attraversano le valli fiemmesi, trentine, altoatesine e bellunesi.
L’organizzazione vi indicherà la strada, il pubblico vi inciterà, le montagne vi osserveranno da lassù come placidi giganti, mentre voi dovrete solo pensare a pedalare e a gustarvi i panorami mozzafiato.
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Giorgio Perugini