Può sembrare la classica scoperta dell'acqua calda, ma è molto di più. Un recente studio del King’s College London, pubblicato dal Journal of Physiology ha sottolineato quanto sia vero che il ciclismo regolarmente preservi il corretto funzionamento del nostro organismo. Uno studio serio e approfondito, dunque, che ha preso in considerazione un gruppo di volontari (81 uomini e 41 donne) evidenziando le differenze notevoli tra chi si dedica alla bici ogni settimana e chi invece conduce una vita sedentaria. Specialmente nella fascia d'età tra 55 e 79 anni la differenza è notevole. In quella che si può considerare la seconda/terza parte della nostra vita, l'età biologica può essere drasticamente contenuta dall'attività fisica regolare e il ciclismo è uno dei migliori. Dopo estesi e approfonditi esami e test, è emerso che cuore, polmoni, sistema nervoso, metabolismo e ormoni godono mediamente di migliore salute anche a sfatare il mito che uno sport praticato anche da "maturi" non necessariamente diventa dannoso se non quando non si esagera. Migliorano anche i riflessi, la resistenza muscolare e ossea e la capacità polmonare. Tutto si riversa positivamente anche sul benessere mentale e sull'assorbimento dello stress. Il professor Norman Laza-rus del King’s College London nonché ciclista praticante, spiega: "La bicicletta non solo ti mantiene attivo mentalmente, ma richiede un uso intenso di diverse parti chiave del nostro organismo come muscoli, cuore e polmoni e contribuisce a rimanere in salute". Non ci sono più scuse, tutti in bici! Diego Barbera