Targare
le biciclette si può, questo l’auspicio della consigliera regionale Gruppo
Misto e coordinatrice Popolari per l’Italia Regione Lombardia Maria Teresa
Baldini che ha presentato una mozione in proposito presso gli uffici di Palazzo
Pirelli. Firmatari dell’atto anche i consiglieri
Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) e Carlo Borghetti (Partito Democratico),
un segnale significativo che lascia intuire quanto i problemi dei furti di
velocipedi e la sicurezza stradale in relazione a incidenti che potrebbero
coinvolgere i ciclisti siano sentiti. Nella mozione Baldini sottolinea i dati
allarmanti dei furti di biciclette in Lombardia (nella sola città di Milano se
ne contano 30 al giorno) e considera quanto spesso si legga di sinistri
stradali, infrazioni e attività criminose quali scippi che vedono protagonisti
i ciclisti.
Il documento si muove quindi in due direzioni: tutelare i
ciclisti modello e trattare quelli che infrangono il codice delle strada alla
stregua dei conducenti di altri veicoli a motore: “Ricordiamo – sottolinea la
consigliera – che la bicicletta rientra a tutti gli effetti tra i veicoli e
pertanto la sua circolazione è soggetto alle norme del citato codice”.
In Comuni come Trento, Abbiategrasso, Modena e Lucca sono stati già adottati provvedimenti che consentono un riconoscimento ed una identificazione visiva, certa ed immediata del velocipede, adesso la giunta Maroni potrebbe essere chiamata a ad attivarsi, coinvolgendo le amministrazioni municipali e la conferenza Stato-Regioni, per far sì che in tutta la Lombardia vengano messi in atto tutti quegli accorgimenti (punzonatura del telaio, targatura della bicicletta, inserimento all’interno del telaio di microchip e quanto altro tecnicamente possibile) necessari affinché il veicolo bicicletta possa essere reso facilmente riconoscibile ed individuabile da chiunque al pari di autovetture, motoveicoli e ciclomotori.