L’azienda comasca Salice ha in catalogo i nuovi occhiali C-Dpeed, la cui montatura è totalmente realizzata in carbonio.
È un tipo di occhiale dal taglio molto sportivo, dotato di 2 ottime lenti che coprono bene gli occhi proteggendoli dal vento.
Su questo prodotto si trovano alcune specifiche care a Salice come il nasello integrato e la protezione interna sulle aste in Megol.
Questo particolare materiale dissipa bene le vibrazioni e tiene l’occhiale in posizione.
Le lenti sono decisamente valide, dotate di tecnologia Polarflex, e riescono ad evitare l’abbagliamento fornito da fonti luminose.
Un tecnologico trattamento superficiale di specchiatura riduce di molto la luce riflessa incrementando non di poco la capacità filtrante della lente.
Nella parte interna rivolta verso i nostri occhi, la lente ha un trattamento aggiuntivo antiriflesso, ideato in questo modo per aumentare la nitidezza delle immagini.
Usando questo occhiale, la prima cosa di cui mi sono accorto è l’estrema leggerezza: infatti, dopo parecchie ore in sella in mtb, non ho mai accusato dolori nella zona a contatto con il naso. La lente protegge in maniera idonea gli occhi sia dalla luce che dall’aria.
Nonostante la porzione di Megol sull’interno delle aste dietro il padiglione auricolare non sia molto estesa, l’occhiale regge bene i sobbalzi dovuti alle asperità del terreno rimanendo saldamente in posizione.
Un trattamento IDRO rende queste lenti incredibilmente lisce, proteggendole da sporco, pioggia e ditate.
Cambiare la lente è un’operazione veramente semplice, infatti, in pochi istanti si smonta la prima lente e si aggancia l’altra.
La seconda lente, ideale per le giornate meno luminose o per le uscite in mtb, è una chicca da top di gamma e Salice infatti si presenta puntuale.
Sicuramente questo modello è per le persone molto esigenti, sempre alla ricerca di prodotti innovativi e unici, ciclisti che amano distinguersi con scelte di accessori unici.
Questo C-Speed è da considerarsi a tutti gli effetti un fiore all’occhiello nella produzione della italianissima Salice.
Giorgio Perugini