Se la maratona assomiglia ad un viaggio e ad un percorso fatto di alti e bassi, la preparazione per un Ironman lo è ancora di più. Una sensazione che ti accompagna per lunghi ed intensi mesi: se pensiamo che la mia preparazione è cominciata a dicembre, ad oggi siamo oltre i 7 mesi pieni.
La settimana appena trascorsa, è stata per me la sintesi di alti e bassi, di soddisfazioni e difficoltà che ti trovi ad affrontare quando meno te lo aspetti. Già, perché Ironman non vuol dire solo preparazione fisica, ma tanta, tantissima testa.
Ti scontri con un fattore importante che devi fare tuo il più possibile: il metodo. Non solo metodo, ma anche abitudine. Questo vuol dire che tutto deve essere schematicamente deciso, non ci deve essere niente di improvvisato: gli allenamenti, l’alimentazione durante lo sforzo, il riposo, tutti elementi che potrebbero sembrare scontati ad una persona “svizzera” come me.
E che invece rischiamo di mandarti in palla, proprio come accaduto a me in questa settimana.
Non faccio triathlon da professionista, si sa, e spesso il lavoro ci mette troppo lo zampino. Complice del mio disordine mentale, una fiera a cui ho dovuto partecipare per lavoro in Germania ha ribaltato i miei schemi e ha fatto sì che nel weekend la testa non rispondesse come avrebbe dovuto.
Al contrario della settimana precedente, infatti, i miei allenamenti mi sono sembrati lunghi e noiosi. E la fortuna poi non ha sicuramente aiutato: mi sono trovata a pedalare per ore, da sola in mezzo alle colline, ad appoggiare la bici e correre per altrettante ore al caldo del primo pomeriggio.
Il triathlon è decisamente uno sport alienante anche per questo motivo e la famiglia è la prima ad essere coinvolta e stravolta dalla scelta di partecipare ad un Ironman.
Questa settimana mi sono sentita anche in colpa per il fatto di trascurare tutti, di non concedermi abbastanza alle persone che mi stanno intorno. Ieri sera ho spento la luce stravolta, stanca ma soddisfatta di aver comunque messo una “X” a tutte le caselline della mia tabella degli allenamenti appesa al frigorifero.
Sto cercando di diventare “di ferro”, è difficile buttarmi a terra e oggi inizia un’altra settimana che voglio sia piena di sole ed energia!
Silvia Schiapparoli
Communication Specialist Fitness & Outdoor Garmin Italia
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