Le targhe che dedicano il Pavaglione a Mazzini e Garibaldi e poco
distante la statua di Francesco Baracca, aviatore lughese morto nella
Prima guerra mondiale, titolare dello stemma del cavallino rampante che
la madre donò alla Ferrari per eternarne il ricordo. È questo il
contesto da cui è partita ieri mattina alle 6 la gran fondo cicloturistica "Città di Lugo", organizzata dall'associazione sportiva dilettantistica Pedale bianconero e valida come quarta tappa del Circuito romagnolo. Sono stati 2.935 i cicloturisti
che, senza orari e senza fretta, si sono avviati lungo i quattro
percorsi - da 45, 88, 110 e 161 km - che dal centro del comune romagnolo
si sono inoltrati lungo l'Appennino, fino al passo del Prugno e al monte Faggiola, la più alta e importante montagna del faentino.
Qui
la storia locale s'incrocia con quella del Pedale bianconero,
associazione sorta negli anni Cinquanta e rinata nel 1992, guidata oggi
da una donna. "La nostra è un'associazione di un gruppo di amici anche
al di là della bicicletta. Una società in controtendenza - afferma
Annalisa Cassani, presidente del Pedale Bianconero - in cui le donne hanno sempre più spazio.
Quest'anno, in una tappa del Circuito romagnolo, abbiamo organizzato
una carovana di sole donne, che ha pedalato su un percorso di 100 km, a
dimostrazione che il gruppo anche al femminile non ha paura di nulla".
Grande
lo sforzo organizzativo per accogliere i quasi 3.000 ciclisti arrivati
da tutta l'Emilia-Romagna e anche da fuori regione. "Abbiamo 140 volontari del Pedale Bianconero con altre 20 persone della Protezione civile
- racconta Domenico Cafarella, vice presidente del Pedale bianconero -
per gestire quattro ristori lungo il percorso più il pasta party
all'arrivo. Per dare alcuni numeri: 1.600 litri di bibite gasate,
4.000 panini distribuiti, 23 quintali di succhi di frutta, 6 quintali di
pasta, 12 prosciutti, 10 mortadelle, circa 60 kg di salsiccia.
Un'organizzazione che parte già all'inizio dell'anno, con la voglia di
fare qualcosa insieme e non soltanto per la passione della bicicletta".
Uno sforzo che dà maggiore valore all'accoglienza del Pedale bianconero,
che organizza la gran fondo a soli 7 euro d'iscrizione offrendo il
pranzo a tutti i familiari e ai lughesi che vogliono unirsi.
Al termine sono state premiate 50 società sportive con una classifica stilata non sui tempi ma in base al numero di partecipanti.
Prima classificata la Team Passion Faentina, seguita da Baracca Lugo e
Avis Faenza. Oltre che quarta tappa del Circuito romagnolo - che si
chiuderà l'otto giugno a Massa Lombarda con la Ercole Baldini - la gran
fondo "Città di Lugo" è anche il terzo appuntamento del Circuito tricolore per società di cicloturismo Uisp, che continuerà il primo giugno a Bologna con la gran fondo "Le valli bolognesi" organizzata dalla ciclistica Bitone.