Riolo Terme mette in campo tutte le sue eccellenze per la quinta edizione del Rally di Romagna Mtb, in programma dal 21 al 25 maggio prossimi tra gli scorci più suggestivi della Valle del Lamone.
La rassegna, organizzata dai volontari del Romagna Bike Grandi Eventi con in prima fila il presidente Stefano Quarneti, è stata presentata sabato pomeriggio nella splendida cornice della Rocca di Riolo alla presenza del sindaco Alfonso Nicolardi, del suo vice Federica Malavolti, dell’assessore comunale Gianmarco Lanzoni e di quello provinciale Paolo Valenti.
Si tratta di una manifestazione d’eccellenza nel panorama delle mountain bike, come certificano gli oltre mille partenti provenienti da tutto il mondo. Ma al di là dell’aspetto prettamente sportivo, la rassegna vuole essere soprattutto una sintesi delle capacità organizzative, imprenditoriali e turistiche di Riolo Terme, che in questa occasione, ha messo in rete tutte le sue migliori risorse per tramutare una corsa ciclistica in una vetrina promozionale di grande livello.
Ed i complimenti più prestigiosi, in tal senso, sono arrivati proprio da Raffaele Babini, da anni organizzatore della Rcs, che si è detto “piacevolmente sorpreso” per “il livello organizzativo raggiunto dalla manifestazione”.
Tra le autorità presenti, a fare gli onori di casa, è stato - come protocollo impone - il primo cittadino Nicolardi che ha ribadito il sostegno della sua amministrazione, confidando, in particolare, nella valenza turistica della rassegna. Un concetto ribadito anche dall’assessore provinciale Valenti, che ha sottolineato i “progressi tangibili della manifestazione” e “l’appeal sempre crescente della Romagna sportiva”. Molto apprezzato l’intervento del dottor Proli della Gyproc Sain-Gobain, main sponsor del Rally di Romagna: “Abbiamo confermato il nostro sostegno alla rassegna - ha spiegato Proli - per due ragioni sostanziali: la prima è la valorizzazione della Cava di Montetondo, una ‘palestra geologica’ dal valore inestimabile e, senza dubbio, una delle cave più belle del mondo. In secondo luogo, la nostra presenza è un atto di coerenza verso la nostra mission che, attraverso il marchio Gy.Eco, vuole promuovere il valore del riciclo. E il gesso, come forse non tutti sanno, è l’unico materiale al mondo che può essere riciclato al 100% e all’infinito”.
Dopo gli interventi dei rappresentanti della Coop Reno e del Decathlon e gli auguri dell’esponente della Uisp, ad illustrare i tracciati è stato Giancarlo Cassani che, da mesi, in sella alla sua mtb, ha ispezionato palmo a palmo i quasi 300 chilometri dei cinque tracciati per verificarne, in particolare, la sicurezza.
Il ciak è in programma il 21 maggio con il prologo pre-serale (ore 19) di tre chilometri (da ripetere due volte) che partirà dal centro di Riolo Terme, transitando dentro la Cava del Gesso di Monte Tondo, nei pressi di Borgo Rivola, un’area di grande pregio speleologico nel cuore del Parco della Vena del Gesso.
Il circuito vero e proprio partirà il 22 maggio con una tappa di 81 chilometri e duemila metri di dislivello disegnata nella Val di Nitria, con un tracciato che ripercorrerà la linea Gotica e che avrà la sua “cima Coppi” sul monte Cece. Sarà una frazione scorrevole, non particolarmente selettiva, che consentirà anche di ammirare le bellezze della Vena del Gesso, una delle formazioni geologiche più importanti e caratteristiche dell’intero Appennino emiliano-romagnolo.
Il 23 maggio la tappa più lunga, di oltre 100 chilometri. Lo scorso anno il vincitore ci impiegò quasi cinque ore e mezza, mentre l’ultimo classificato tagliò il traguardo dopo nove ore! Il tracciato è lo stesso della scorsa edizione, ma verrà percorso in direzione inversa. Verranno toccati tutti i crinali della Valle del Lamone verso Brisighella fino all’impegnativa guglia del Monte Battaglia, nel comune di Casola Valsenio, un lungo spartiacque tra le valli del Senio e del Santerno, che conserva le vestigia di un’antica rocca medievale.
Il sabato successivo, una tappa di 75 chilometri con 2600 metri di dislivello attraverso il Sentiero dei Partigiani (epicentro dei conflitti bellici della Resistenza), Fognano, Brisighella e il sentiero del Lamone nel parco della Vena del Gesso.
Il gran finale è in programma il 25 maggio con la Gran Fondo di 48 chilometri, grande novità di questa edizione, che - sotto l’egida organizzativa di Ivano Ognibene (anima del Tour 3 Regioni) - lambirà l’anello del Monte Mauro (la cima più alta del Parco) e la sua canonica del X secolo recentemente restaurata, passando ancora dentro la Cava del Gesso di Monte Tondo.