Ci sono storie che meritano di essere raccontate direttamente da chi le vive, perché da sole bastano a far arrivare il messaggio più profondo, senza il bisogno di alcun intermediario. È il caso della storia di Sofia Cilenti.
Mi chiamo Sofia! Sono sempre stata una ragazza con una buonissima salute! Studiavo e praticavo ciclismo a livello agonistico quindi mi allenavo tutti i giorni, avevo un’alimentazione perfetta e mi sottoponevo ogni 3 mesi agli esami del sangue! Lo sport era la mia vita e il sogno che coltivavo fin da bambina… Io avevo 17 anni.. Era luglio del 2012 quando dagli esami del sangue iniziò a vedersi che qualcosa non andava. . Si pensava alla stanchezza in fondo ero un’atleta.. Quindi mi diedero lo stesso l’abilità alle corse…
Attribuisco il primo segno di malattia quando dopo una gara di settembre ebbi un fortissimo mal di stomaco che durò delle ore.. Era tanto forte da farmi venire le lacrime agli occhi… Cosi arrivò la prima febbriciattola ma anche in quel momento si pensava ad un’influenza perciò quella settimana partecipai ai campionati italiani! Da lì in poi iniziai a sentirmi sempre più debole e stanca.. Gli allenamenti non andavano bene, in palestra non riuscivo nemmeno a correre più di due minuti di fila! Con novembre arrivò la febbre altissima che durava 2 settimane spariva qualche giorno e tornava! Dagli esami si rivelò mononucleosi! Allora per me era tutto chiaro la mononucleosi è facile da prendere in particolare se sei ciclista..
Nonostante tutto feci molti altri esami perché c’erano dei valori sballati che non erano da attribuire alla mononucleosi! Passavano i mesi e io divento maggiorenne festeggiando nel lettone di mamma e papà con una bella febbre.. Ed ecco che grazie a questo mio malessere arrivo’ il regalo che desideravo da anni.. Un cagnolino.. Forse sceso dal cielo per aiutarmi nel lungo cammino che mi stava aspettando.. Ormai andavo avanti e indietro da vari ospedali senza mai avere risposte.. In un centro infettivologo mi ero anche sentita dire che ero un’atleta e che non morivo di certo per un po’ di febbre.. Ma io stavo sempre più male.. La febbre durava sempre di più ed era sempre più alta.. Non andavo nemmeno più a scuola… A volte la febbre arrivava a 41 e mezzo ormai avevo tantissimi sintomi.. Quali fatica a respirare, male al petto, intensa sudorazione notturna, tosse, dolori al cuore e alle ossa, dimagrimento, un fastidiosissimo singhiozzo, ghiandole gonfie e visibili sul collo e molto altro.. A volte vedevo nero per dei minuti altre volte non ricordavo nemmeno più il mio nome.. Cosi una sera stavo particolarmente male che mi portarono al pronto soccorso dove fin da subito capirono la gravità della situazione.. Al mattino mi ricoverarono..
Fu un lungo ricovero! Fui sottoposta a una immensa varietà di esami del sangue e varie tac e pet biopsia ossea e del midollo .. il mio cuore a causa della febbre alta aveva ridotto la sua capacità quindi ero sotto controllo cardiaco 24 ore su 24! Cosi mi operarono d’urgenza …Avevo il terrore di non svegliarmi più dall’anestesia..Ero terrorizzata, quello fu l’unico momento della mia storia dove mi sentii debole.. Mi sentivo cosi piccola davanti a qualcosa di spaventoso… La sala operatoria era fredda ricordo solo che piangevo.. Non potevo credere di essere li.. Pensavo che dovevo essere in palestra quel giorno ma non era cosi.. L’intervento andò bene a parte il gran male dei giorni seguenti… Venivano a farmi visita le mie compagne, professori, amici e parenti tutti al mio servizio! I medici erano gentilissimi con me, mi sentivo una principessa! Tutti sapevano gia che si trattava di un tumore ma non riuscivano a capire quale tumore.. Tutti sapevano tranne me che ero ancora convinta di avere una tremenda mononucleosi…
Un giorno mia zia si sbaglio’ e mi disse: ah ma tu sei forte fai qualche chemio e passa tutto.. Chemio?? Quale chemio chiesi in lacrime a mia mamma? Subito pensai ai capelli.. Ai miei bellissimi capelli riccioluti.. Mia mamma mi disse che non avrei dovuto fare nessuna chemio allora mi tranquillizzai! Tornai a casa ma andavo e venivo dall’ospedale, era tutto un mistero ai miei occhi.. Tutte le notti piangevo dicevo alla mamma di non voler morire e di dirmi cos’avevo perché non stavo guarendo dopo tutti quei giorni di ospedale.. Mia mamma a quella domanda rispondeva sempre: non lo so amore.. Il dubbio mi torturava.. Se davvero era la fine anche in quelle condizioni avrei voluto fare tante cose belle a me bastava saperlo.. Ecco che un giorno in ospedale mi dissero di star tranquilla che probabilmente era solo una grave infezione nulla di più.. Ed io mi rimisi a far progetti volevo tornare subito in bici e a scuola! Purtroppo arrivo’ il giorno della verità quel giorno che cambiò la mia vita per sempre. .Finalmente avevano capito di quale tipo di male si trattava e decisero di dirmelo.. Era un linfoma di hodcking in stadio avanzato che si era esteso ad altri organi quali l’intestino cosa praticamente impossibile in un hodcking per questo la diagnosi era considerata rara.. Non so spiegare cosa provai.. Un senso di pesantezza, mi veniva da svenire… L’ematologo mi disse: sarà dura devi essere molto forte, testuali parole.. Piansi appena uscita dallo studio.. Cosa sarebbe stato di me? Ed eccomi alle Molinette di Torino un altro ospedale ancora più grande che mi spaventava ancora di più… Conobbi la mia dottoressa! Un angelo! Lei mi rassicuro’ subito io sarei guarita con chemio radio e se ci fosse stato bisogno di trapianto..Fui sottoposta a colon e gastro e mi misero il port per fare le chemio.. Dopo la colon per la febbre troppo alta non riuscivano più a svegliarmi dall’anestesia! Più passava il tempo più diventavo forte.. Pronta a tutto..
Pronta a vincere proprio come in gara! Ed è li che la mamma mi disse che ero speciale! Speciale perché ero diversa da tutti i miei coetanei! Ero speciale perché riuscivo a sorridere sempre nonostante tutto! A breve iniziai quegli interminabili 6 cicli di chemio! Atroci e strazianti! Rimanevo a letto molti giorni senza mangiare e vomitando di continuo.. ma poi passava e la voglia di vivere era tantissima dopo il dolore! Allora sorridevo a quella vita come non avevo mai fatto prima come se svegliarsi ogni mattina fosse un miracolo! Spesso non potevo sottopormi alla terapia a causa dei valori del sangue troppo bassi!! Facevo tantissime e dolorose iniezioni! I capelli erano caduti e inizialmente usavo la parrucca ma poi ho capito che la mia testolina era motivo di orgoglio e segno di grande forza! I controlli non andavano poi cosi bene addirittura una volta dopo due cicli il tumore non si era mosso.. La verità è che non mi sono mai arresa.. I giorni brutti c’erano ma c’erano anche quelli belli quando andavo in piscina e giocavo come fossi una bambina o quando riuscivo anche ad andare in bici alle volte! L’ultimo controllo fu quello decisivo! Era il 25/10/13 quando con stupore si scopri’ che non c’era bisogno di radio perché il tumore era in remissione! La gioia era immensa! Sentivo di avere il mondo in mano! Be non fu esattamente così perché ancora oggi sono sul divano con un po’ di influenza che scrivo! Ci vuole tempo per queste cose! Oggi ho 19 anni i miei capelli stanno ricrescendo morbidi e riccioluti, i nove chili presi a causa del cortisone sono diventati sei, il pallore e le occhiaie viola stanno andando via e ho eliminato definitivamente la mascherina! Il 12 marzo torno a scuola e presto anche a praticare il mio amato sport! Ora sto aiutando alcuni malati a reagire e a farsi forza! Negli ospedali ho imparato a vivere! Ho appreso il vero valore della vita lasciando alle spalle il superficiale..
A chi ci sta passando e a chi ci passerà: tornare a vivere si può!!!
Sofia
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