Mark Cavendish è entrato ufficialmente nella storia mercoledì 3 luglio 2017, trionfando nella quinta tappa del Tour de France e diventando così il più vittorioso di tutti i tempi nella Grande Boucle, con 35 frazioni totali, una in più del Cannibale Eddy Merckx. Quest'anno, Mark poteva contare su una bici con livrea specialissima messa a punto da Wilier Triestina, che ha realizzato quella che lo stesso britannico ha definito come "Una vera e propria opera d'arte". Scopriamo di più su questa edizione esclusiva della Filante SLR e anche sull'astronave a cronometro Supersonica SLR tripudio di tecnologia per supportare Stefan Küng.
Eravamo a Firenze, per il Grand Départ dell'111esima edizione della corsa gialla e abbiamo avuto modo di chiacchierare con Mark Cavendish, che ci ha raccontato la genesi della Filante SLR con livrea speciale. I colori riprendono i momenti salienti della sua lunga e luminosa carriera: la base nera profonda del carro, si colora infatti sul fronte con il giallo intenso della classifica generale e il verde della classifica a punti del Tour de France e le sfumature dell'iride per ricordare i Mondiali vinti nel 2011 a Copenhagen in Danimarca. L’idea è nata dopo una visita alla sede di Wilier Triestina lo scorso marzo, osservando le sfumature del passato recente.
Quella volta, è stato Cavendish a lanciare la volata ai designer di Wilier Triestina, che hanno finalizzato il tutto con la livrea speciale che possiamo ammirare per le strade della Grande Boucle. «Mi sento davvero onorato per questo omaggio di un marchio storico come Wilier Triestina. Ho cercato di pensare a qualcosa che riassumesse 20 anni di carriera e ho dato un'idea al team che è riuscito a mettere insieme eleganza e gusto classico, in perfetto Italian style. Il risultato finale va oltre alla semplice bicicletta, perché la Filante SLR con questa livrea è una vera e propria opera d’arte».
Tanto design, ma anche tanta tecnologia a bordo della Filante SLR. E fa effetto paragonare la foto della prima vittoria al Tour de France 2008 con la 35esima. Sono infatti spariti cavi, ganasce di freni, i caschi sono diventati molto più aerodinamici e le uniformi più tecniche. Mark conferma: «È stato davvero pazzesco quanto le bici si siano evolute negli ultimi 10 anni: si parla di un mezzo all'apparenza così semplice, sono due ruote, un po’ di tubi e una catena, eppure si è lavorato in modo incredibile sui materiali, sull'aerodinamica e sui componenti per spingere al massimo le prestazioni. Sono felice di avere a mio fianco Wilier Triestina, un brand al top per spingere l'evoluzione nella giusta direzione».
C'è un'altra bici specialissima di Wilier Triestina al Tour de France 2024: è la suggestiva Supersonica SLR di Stefan Küng della Groupama - FDJ, che ha già permesso al cronoman elvetico di laurearsi di nuovo campione nazionale di specialità, con una prestazione superba contro Stefan Bissegger. Anche questo modello è al centro di un record notevole, quello ottenuto dalla stretta sinergia tra l'Innovation Lab di Wilier Triestina e il personale tecnico del Performance Center di Groupama-FDJ, per metterla a punto: sono bastati solo 9 mesi per consegnarla al corridore da inizio progetto. Una vera e propria corsa contro il tempo - d'altra parte è una bici da crono - che è passata attraverso soluzioni di ultima generazione come un manichino stampato in 3D sulle forme e misure di Küng, che può anche pedalare, per farne le veci in galleria del vento.
Realizzato in sei mesi da una società francese il cui nome è riservato, il manichino pedalante ha potuto aumentare in modo considerevole i test anche senza la presenza del corridore in carne e ossa, accelerando ancor di più i tempi. Küng si è dimostrato un alleato validissimo, un corridore molto appassionato di tecnica e tecnologia, che ha condiviso feedback e pareri, contribuendo in prima persona a raggiungere l'obiettivo. «Ho condiviso le mie impressioni sui primi prototipi in fibra di carbonio, abbiamo discusso assieme con gli ingegneri e ho richiesto una piccola modifica che sentivo mi avrebbe dato buoni benefici e infatti così è stato. È stimolante lavorare in squadra e fa molto piacere quando si viene presi così in considerazione», ci ha rivelato.
Gli ha fatto eco Julien Pinot, Ass. Sports Director alla Groupama FDJ: «Stefan è stato coinvolto in tutte le fasi del progetto: è molto appassionato di tecnologia e si prestato volentieri allo scopo, collaborando con tutti i dipartimenti e offrendo molti spunti. Ha superato bene dall'incidente dell'anno scorso», ovvero al pauroso urto contro le transenne durante i campionati europei. Il momento della verità sarà oggi 8 luglio con la cronometro di Nuits-Saint-Georges›Gevrey-Chambertin.