A partire dall'attività vinicola cui si sono dedicati e si dedicano diversi corridori, ciclismo e vino hanno diversi punti di contatto. Tra questi punti di contatto, c'è un aggettivo: eroica. Se nel mondo del pedale tutti ne conosciamo significato e applicazioni, meno immediato per i "profani enologici" è conoscere la nozione di viticoltura eroica: in sintesi, si tratta della coltivazione dei vigneti e della produzione vinicola effettuata in territori impervi, in particolare su pendenze, altitudini e terrazzamenti.
E se c'è una terra che rappresenta un'antonomasia italiana di vino eroico e ciclismo, è il Veneto. Più precisamente, la provincia di Treviso. Ancor più esattamente, le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, zona DOCG che comprende quindici Comuni.
Alla vigilia del Trofeo Piva, la prestigiosa gara Under 23 al via oggi alle 12:30, l'organizzazione firmata Col San Martino ha allestito un team di operatori turistici e guide per permettere ai giornalisti al seguito della corsa di vivere, e suggerire a voi appassionati, un'esperienza da ricordare: un giro in e-bike, una Ghost con 4 gradi di "spinta motoristica", in questi luoghi intrisi di storia e qualità.
Trenta chilometri e seicento metri di dislivello, muri spaccagambe in mezzo alle vigne, un mix strada e terra, di fatica e inebriamento (olfattivo, s'intende) da glera, pause panoramiche per dominare gli ettari di Cartizze e la valle del Soligo, l'eremo di San Gallo e il Montello. E immaginare, a metà tra sforzo visivo e ricostruzione mentale, da un lato le Dolomiti e dall'altro Venezia.
Una collina via l'altra, compresa la salita di San Vigilio GPM decisivo del Trofeo Piva. Ma anche una cantina via l'altra, e pure qui troviamo legami col ciclismo. L'Andreola, il cui titolare è il figlio di Nazzareno Pola, vincitore del Trofeo Matteotti nel 1970. La Rivagranda, da cui si possono ammirare molto bene i tipici colli "a schiena d'asino". Le Volpere, dove imparare tutto sul metodo Martinotti insieme a Matteo De Rosso, cugino del Mario presidente della Col San Martino. Entrambi nipoti di Guido De Rosso, corridore-simbolo di queste zone, vincitore dello stesso Piva nel 1960.
Perché in questa area del nostro meraviglioso Paese il destino di ogni bambino è segnato: o fai il vino o vai in bicicletta. E magari entri nella Confraternita di Valdobbiadene, nota fino al 2009 come Confraternita del Prosecco: quasi 150 cavalieri, presieduti da un Gran Maestro, prima congrega non religiosa d'Italia, nata nel 1946 per tutelare, conservare e diffondere la cultura di una delle maggiori eccellenze d'Italia.
Bici e vino, l'eroismo è di casa.