Una grave emergenza sanitaria ha colpito il nostro Paese. E’ stato un susseguirsi di avvenimenti che hanno portato il governo a prendere decisioni restrittive per il bene del paese: scuole chiuse, attività produttive non essenziali chiuse e la forte raccomandazione di restare a casa per contenere la ormai dichiarata “pandemia” Covid-19. Questo lo sappiamo ma era una doverosa, seppur sintetica, premessa a quello che leggerete in questo articolo.
Biotex, azienda italiana che produce e commercializza abbigliamento e intimo tecnico sportivo, ha incassato il colpo ma, come molte aziende, ha preferito reagire. Condividendo al 100% la campagna promossa #iorestoacasa e quella lanciata dal mondo degli sportivi #distantimauniti, Biotex si è adeguata alle disposizioni governative senza rinunciare a mantenere vivo il contatto con tutti gli appassionati sportivi.
Le abitudini di gran parte della popolazione sono cambiate: sono cambiati i ritmi di lavoro e di studio, la routine giornaliera si è stravolta, i momenti di svago insieme agli amici sono diventati virtuali e gli sportivi più tenaci si sono ritrovati a ricercare soluzioni alternative. E’ proprio sul cambiamento delle abitudini sportive che Biotex si è interrogato.
Come sta vivendo lo sportivo questo cambiamento?
Se prima usciva in bicicletta su percorsi lunghi 100/150 Km in mezzo a colline e montagne, ora come sfoga la sua voglia di “sgambare?
Se era solito correre 3/4 volte a settimana, alternando l’allenamento in palestra per definire e mantenere il tono muscolare, ora cosa riesce fare per non mandare in fumo i progressi fatti?
Per rispondere a tutte queste domande e soddisfare la nostra curiosità, Biotex ha realizzato un sondaggio all’interno del sito biotex.it, per capire come sono cambiate le abitudine sportive in questo particolare periodo.
L’immagine di copertina del sondaggio vuole lanciare anche un messaggio positivo: che questo cambiamento ci possa far riscoprire delle opportunità che nel quotidiano probabilmente avevamo sottovalutato: change >>> chance
Chi è stato intervistato?
Hanno partecipato al sondaggio (grazie alla condivisione di numerose Associazioni Sportive a livello nazionale) circa 5000 sportivi, l’ 84,1 % sono uomini e il 15,9 % donne, la maggioranza dei quali ha un’età compresa fra i 40 e 54 anni e pratica principalmente ciclismo e running.
Le nuove abitudine sportive durante la quarantena
Alla domanda “Continui ad allenarti?” possiamo constatare che quasi l’80% dei partecipanti ha risposto Sì.
Questo evidenzia un forte attaccamento al proprio benessere fisico e perchè no, anche mentale e psicologico (la correlazione c’è, ormai ne è cosa certa), un benessere che non deve essere compromesso neanche da eventi straordinari come quello che stiamo vivendo ora.
Più del 75% pratica attività sportiva da solo, prediligendo l’allenamento sui rulli oppure a corpo libero mentre poco più del 4% condivide il training con gli amici on line, tramite challange o app dedicate.
Solo il 6% degli intervistati ha la fortuna di potersi allenare nel giardino di casa, anche se, dopo un assaggio di una precoce primavera, anche le condizioni atmosferiche si sono adeguate al decreto e freddo, pioggia e neve in certi casi, si sono imposti a quel tepore tanto atteso.
Un dato davvero sorprendente che è emerso da questo sondaggio, è che la maggioranza degli atleti non è stata colta impreparata da questa “clausura” forzata: più del 63% aveva già a sua completa disposizione tutta l’attrezzatura necessaria per poter mantenere attivo l’allenamento.
Ancora una volta questo dato ci dimostra che lo sport è diventato una priorità alle quali facciamo di tutto per non rinunciare.
C’è chi è corso subito ai ripari, acquistando solo l’attrezzatura necessaria per non fermarsi e principalmente lo ha fatto online, mentre ¼ di questi sportivi è riuscito a recarsi direttamente in negozio prima che chiudesse (con il Decreto dell’11 marzo tutte le attività commerciali non indispensabili hanno abbassato la saracinesca).
Biotex ha chiesto cosa indossassero gli sportivi per questi nuovi allenamenti indoor.
Normalmente nelle uscite all’aria aperta si deve contrastare il vento oppure sbalzi termici, come il passaggio da zone al sole a zone d’ombra. In queste situazioni l’abbigliamento intimo tecnico è di gran supporto per mantenere una termoregolazione corporea costante e la pelle asciutta.
Queste situazioni avverse di certo non si ripropongo all’interno di un’abitazione ma fatica e sudore sono i denominatori comuni per allenamento efficace per cui l’intimo tecnico specifico resta un caposaldo al quale non rinunciare per garantirsi comfort e benessere in ogni momento sportivo.
Infatti, più del 70% degli intervistati, indossa abbigliamento tecnico anche per gli allenamenti indoor.
Inevitabilmente anche gli orari sono cambiati e seguono più naturalmente il bioritmo dello sportivo e non solo nei momenti non lavorativi.
Purtroppo in questa situazione non è sempre facile mantenere alto lo spirito e la motivazione: poco più della metà degli intervistati si sente meno motivato nell’affrontare le sessioni di allenamento.
Ciò che però è di supporto alla motivazione è sicuramente definire un obiettivo e conoscerne il motivo: perché lo vuoi fare. Questo sarà il motore che aiuterà a mantenere vivo l’interesse e la costanza per arrivare fino al traguardo personale anche per il 47,4% degli intervistati anche la futura partecipazione ad una gara è la spinta per alzarsi dal divano e muoversi.
Gli sportivi che sono abituati alle sfide, alle cadute e alle ripartenze stanno affrontando questo momento con energia e voglia di guardare avanti e stanno cogliendo le chance che questo cambiamento forzato ci può offrire. Allenarsi magari in modo diverso ma mantenendosi focalizzati al proprio benessere a nuove motivazioni future.
In conclusione le abitudini sono cambiate. E questo ormai è chiaro a tutti. Cambia il modo di allenarsi, cambia l’attrezzatura e cambiano gli orari. I nostri sportivi si sentono meno motivati.
La domanda che resta aperta e alla quale non abbiamo risposte certe è: quanto cambieranno le abitudini di allenamento dopo la quarantena?