Un anno fa si domandava: cosa devo fare per passare? Ora ha un contratto. Simone Ravanelli è l'emblema di come la vita può cambiare in 12 mesi. Con la sua testa dura e tenacia è riuscito a realizzare il sogno di diventare professionista e da adesso in poi, lavorando sodo come ha sempre fatto, proverà a concretizzare quello di una lunga carriera nella massima categoria.
Il bergamasco della Biesse Carrera, che ha conquistato l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Enervit riservato agli Élite precedendo Michele Corradini (Team Fortebraccio) e Marco Landi (Zalf Euromobil Fior), si è meritato il passaggio al professionismo con la Androni Sidermec. Il 24enne di Almenno San Salvatore (BG), appassionato di cucina e lettura, è riuscito a fare la differenza nel mese di luglio quando nell’arco di otto giorni ha vinto quattro corse: la quarta tappa del Giro del Veneto, la classifica finale del Veneto, la Pessano-Roncola e il Giro del Medio Brenta. Come stagista è riuscito già a mettersi in mostra nella massima categoria, finendo terzo il Giro dell’Appennino con i professionisti. Ed è proprio questo risultato ad averlo fatto svoltare, come ci spiega in questa intervista.
Meno male che non hai mollato...
«Eh, già. A fine 2018 le 4 gare vinte tra i dilettanti insieme a svariati piazzamenti non erano bastati a farmi notare e stavo pensando seriamente di smettere. Mi sono dato ancora una stagione e per fortuna, alzando l'asticella nelle gare con i professionisti, mi hanno notato. Quest'anno mi sono fatto vedere di più nelle prove della massima categoria, al Tour of the Alps sono stato spesso davanti nonostante il livello fosse davvero alto e all'Appennino sono addirittura riuscito a salire sul podio. Anche nelle gare che ho affrontato da stagista con l'Androni (Tre Valli Varesine, Milano-Torino, Gran Piemonte), che per il livello dei partecipanti è come se fossero World Tour, ho ben figurato dimostrando di essere pronto al salto».
Dove sei stato in vacanza?
«Sono stato cinque giorni a Sofia, in Bulgaria, con alcuni amici ex compagni delle categorie giovanili e la mia ragazza Nadia (Quagliotto, Eite della Alè Cipollini, ndr). Ci siamo conosciuti a Livigno nel giugno 2018 quando entrambi eravamo in ritiro con le rispettive squadre, stiamo insieme da un anno. L'anno prossimo lei correrà per la spagnola Casa Dorada».
Il tuo punto forte?
«Impegno e meticolosità in tutto quello che faccio».
Tallone d'Achille?
«Mi capita di non credere al 100% nelle mie potenzialità».
Quando hai firmato?
«Il lunedì dopo l'Appennino, direttamente o indirettamente, ho sentito tutte le Professional italiane che erano interessate a me. Martedì avevo già la penna in mano. Visto il rendimento e la storia di questa formazione ho scelto l'Androni Sidermec senza esitazioni. Quando ho dato la notizia a casa erano tutti contentissimi, il passaggio è stato sofferto... Più vai avanti e più è difficile. Se ce l'ho fatta è grazie ai miei genitori, agli ex dirigenti delle varie squadre in cui ho militato nelle categorie giovanili, alla Gavardo che negli ultimi due anni non mi ha fatto mancare nulla e alla Trevigiani che ha fatto altrettanto nelle due stagioni precedenti. Questo Oscar lo dedico a chi mi vuole bene».
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ALBO D'ORO OSCAR TUTTOBICI ÉLITE
1996 Maurizio Vandelli
1997 Vladimir Duma
1998 Gianluca Tonetti
1999 Marco Zanotti
2000 Antonio Salomone
2001 Denis Bondarenco
2002 Luca Solari
2003 Manuele Mori
2004 Giairo Ermeti
2005 Alexander Efimkin
2006 Marco Cattaneo
2007 Francesco De Bonis
2008 Emanuele Vona
2009 Paolo Ciavatta
2010 Federico Rocchetti
2011 Matteo Busato
2012 Patrick Facchini
2013 Gianfranco Zilioli
2014 Davide Pacchiardo
2015 Gianluca Milani
2016 Davide Orrico
2017 Andrea Toniatti
2018 Umberto Marengo
2019 Simone RAVANELLI
GIÀ PUBBLICATI
Esordienti I° anno - Franco CAZZARÒ
Donne Eordienti - Federica VENTURELLI
Esordienti II° anno - Thomas CAPRA
Donne Allieve - Francesca BARALE
Donne Juniores - Sofia COLLINELLI