Come promesso anche la HR Qingcheng 2019 è stata messa in carnet. Un’avventura in terra asiatica dalle sfumature turistiche e sportive di livello molto alto. Si parte il 22 ottobre con un volo diretto da Fiumicino. Dopo circa 10 ore eccoci arrivati a Chengdu, metropoli di circa 20 milioni di abitanti nel cuore della regione del Sichuan. Qui sosta tecnica in attesa dei nostri amici australiani di Twowheeltours Will, Laurie e Max, meccanico a disposizione del gruppo con 6 anni di esperienza al Tour de France. La mattina del 24 ci spostiamo a Dujiangyan “cittadina“di circa un milione di abitanti a 80 Km da Chengdu, situata in posizione strategica , proprio alle pendici delle salite che affronteremo durante la gara a tappe di tre giorni.
La prima di circa 90 km parte alle 8 di mattina dal centro città e si snoda su un percorso vallonato, intorno alle sponde del fiume Azzurro che scorre lungo la valle. Giornata caratterizzata da una pioggia insistente che rende la tappa molto impegnativa. A fine tappa la prima sorpresa: io ed il mio compagno di viaggio Sergio Leonardi ci ritroviamo primi con 10 minuti di vantaggio nella speciale classifica a coppie maschili. La gioia è immensa. Lo speaker ci chiama per la premiazione e per consegnarci il numero speciale con sfondo arancione, che indica i leader della classifica. Emozione alle stelle. Il giorno seguente tappa regina: 130 km con diverse salite e passaggi mozzafiato nella foresta preTibetana, anche questa sotto una pioggia insistente per tutta la durata (4h 15’ circa), strade completamente chiuse al traffico e seconda posizione nella classifica di tappa a solo 34” dai primi classificati cinesi. Si mantiene la prima posizione in classifica con 49 minuti sui secondi e più di un’ora sui terzi. Terza e conclusiva tappa una cronoscalata di 15 km, che è per noi è stata una parata con un vantaggio oramai abissale, che nonostante la terza posizione di tappa ci ha permesso di vincere la classifica finale. Per l’occasione abbiamo utilizzato un completo tricolore che ci ha reso fieri di essere italiani ed ha dato lustro alla nostra impresa.
Naturalmente i nostri obiettivi sportivi ad inizio viaggio erano diversi, però un po’ di fortuna e tanto impegno e sacrificio ci hanno permesso di portare a casa un prestigioso risultato. Il viaggio ci ha anche permesso di poter ammirare il Panda Gigante, essendo questa la zona dove vive e prolifica. Uno speciale ringraziamento alla famiglia ed a tutti gli amici che ci hanno supportato in questa impresa.
Paolo Donati