Più pedali, più guadagni. Per gli studenti universitari che vogliono frequentare le lezioni muovendosi in bici c’è il progetto “Bike2study”, presentato ieri dall’Adsu, l’azienda per il diritto agli studi universitari, che pagherà 25centesimi a chilometro per chi si sposta sulle due ruote. L’idea è quella di dotare le bici di un dispositivo di geolocalizzazione che rende misurabile il chilometraggio degli studenti, ma che servirà anche a prevenire i furti del mezzo che nei punti di snodo sarà custodito in aree videosorvegliate.
Le stazioni, dotate di colonnine per le ricariche, saranno collocate al polo universitario di Colleparco, a Piano d’Accio ma anche nella sede distaccata di Avezzano. L’Adsu per il momento mette a disposizione un budget di 10mila euro con cui ha acquistato 40mila chilometri per incentivare l’avvio del progetto, che dovrà poi essere tarato sulle effettive esigenze degli studenti. Per fare questo l’Adsu ha predisposto un sondaggio che verrà sottoposto agli studenti entro ottobre con quesiti tesi a misurare le loro esigenze e a indicare i fattori penalizzanti per l'utilizzo delle due ruote in modo da predisporre la strutturazione del progetto sulle effettive esigenze degli studenti. Lo studio verrà messo anche a disposizione del Comune per avere uno strumento utile a effettuare scelte mirate in tema di miglioramento delle infrastrutture. Gli studenti potranno usufruire degli incentivi entro il prossimo anno accademico.
Come hanno puntualizzato il direttore dall’Adsu Antonio Sorgi e il presidente Paolo Berardinelli, la sperimentzione durerà un anno e se i risultati saranno positivi l’iniziativa sarà estesa con ulteriori incentivi economici, non escludendo la possibilità di introdurre bici elettriche, forse più adatte alle salite di Teramo.
da Il centro