È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F, una bici iconica che si distingue per un design all’avanguardia e per caratteristiche tecniche di assoluto rilievo, insomma, una due ruote di classe che fa innamorare. Dal suo lancio è passato qualche mese, ma il model year 2025 è e resta un punto di riferimento nel modo delle biciclette stradali.
Veloce, unica, leggera
Dogma F è una bici unica sotto ogni punto di vista, la sola bici per correre veloci in pianura, ma anche quella leggera e scattante che ci si aspetta per addomesticare le salite. Non finisce qui, Dogma F è per mia esperienza personale un vero missile in discesa, una bici che vi farà letteralmente volare grazie alla sicurezza che trasmette in ogni frangente. Miracolo? No, scienza. Ogni dettaglio su questo telaio è il frutto di un processo di analisi incredibile, un percorso in cui anche il Team INEOS Grenadiers è stato parte integrante del suo sviluppo. Ogni atleta del team ha speso belle parole per questo telaio, un telaio che Ganna ha fatto letteralmente volare nella recente Tirreno-Adriatico.
Nuove forme, nuovo carbonio
La Dogma F non si allontana molto ad una prima vista dal modello precedente, ma in relata le differenze ci sono e si sentono. Resta caratteristica, voluminosa e aerodinamica tutta la zona del movimento centrale, un elemento davvero pazzesco. Il carbonio utilizzato è il Torayca M40X e il suo layup concede proprietà davvero strepitose ad ogni distretto del telaio. Nel complesso il telaio è stato alleggerito rispetto al modello precedente ma quello su cui Pinarello ha lavorato enormemente è stata l’aerodinamica. È proprio in questa direzione che l’azienda ha ottenuto moltissimo andando a centrare gli obiettivi prefissati. Sulla bilancia ora ci sono 108 grammi in meno ma anche un miglioramento aerodinamico. Dogma F è un progetto originale, una vera all-rounder con cui vincere una classica di primavera, un grande giro o una volata.
Il frontale è la sua forza
A mio avviso è nella sua parte frontale che Dogma F si conferma una bici di grandissimo carattere. Il nuovo tubo sterzo ha volumi più ridotti e migliorato è anche il profilo dell’obliquo che scende verso la zona del movimento centrale, una struttura rigidissima e ora anche più aero che in passato ( prestazioni aerodinamiche migliorate del 1,2% ). La forcella, come del resto accade per l’intero telaio, manifesta particolari asimmetrie, la soluzione visibile con cui Pinarello permette ad ogni zona di rispondere a dovere alle varie sollecitazioni che riceve. Vale per il tiro catena, ma anche per le forze frenanti. Detto questo, la nuova forcella adotta un design più sottile ed è più aerodinamica e con un rake da 47mm regala sempre tanta maneggevolezza.
Sul lato destro la forcella non presenta il classico foro da cui è possibile vedere il perno passante, perno che ora è più rigido e corto visto che la sua battuta viene annegata direttamente nella struttura del fodero. Il tubo sella resta sottilissimo, mentre nuovo è il morsetto sella, dotato anche di un meccanismo ottimizzato nelle sue dimensioni e nel suo funzionamento. Il nuovo manubrio integrato Talon Fast in carbonio monoscocca è leggerissimo e davvero molto ergonomica. La piega compact ha un flare di 7°, l’ideale per godere di una manovrabilità eccellente anche in presa bassa.
Ti porta a migliorare in ogni contesto
La prova è stata effettuata su una Dogma F allestita con gruppo SRAM Red eTap AXS 12s, ruote Princeton Peak 4550 DB e pneumatici Continental Grand Prix 5000S da 28. Il contesto in cui il test si è svolto prevedeva percorsi collinari con salite ripide alternate a discese velocissime e altre particolarmente guidate, infine, non sono mancate lunghe uscite in montagna. La prima cosa che ti stupisce della Dogma F è la confidenza che si guadagna in pochi istanti, un approccio totale in cui la bici ripaga con enorme sicurezza. Non c’è stato un singolo percorso in cui non sono rimasto appagato da questa bici, pronta e rigida in salita e velocissima in pianura.
La configurazione di questa Dogma F brilla per leggerezza e con la rapportatura ideata da SRAM vi sembrerà di essere velocissimi anche in salita. Il gruppo Red è eccellente, sia per l’ergonomia delle nuove leve, che per la cambiata, inoltre, garantisce una frenata davvero potente e modulabile. Nei miei segmenti ho raccolto record su record, soprattutto nei tratti guidati in discesa, un aspetto che mi ha stupito poiché non mi è mai sembrato di aver calcato la mano. Il triangolo posteriore è molto consistente ma quello che per me ha fatto la differenza è stato tutto l’avantreno, a partire dal nuovo manubrio fino alla forcella Onda. Tutta la zona dello sterzo ha una marcia in più, merito di come il tubo orizzontale e il tubo obliquo vengono raccordati, pura poesia. Il nuovo cockpit Talon Fast integrato è un vero lusso, perfetto per il modo in cui fa sentire la strada e comodo in ogni frangente.
È anche lui a rendere completo un avantreno pazzesco, probabilmente uno dei migliori in assoluto. Il design aerodinamico governa ogni dettaglio di questa bici dal tubo sterzo in poi. Questa bici è una bici totale? La mia risposta è sì. Trattasi infatti di una bici versatile, veloce e performante in ogni contesto, esattamente come Fausto Pinarello ha promesso nel girono della presentazione. Impressiona il livello di solidità e la qualità della risposta del telaio ad ogni sollecitazione, ma sia chiaro, la Dogma F si indirizza con il minimo sforzo ed è infinitamente precisa e piacevole da condurre.
I pneumatici da 28mm rendono ancor più evidente il “guizzo” di questo telaio, ma le cose non cambiano molto con un 30mm, anche se si guadagna nel comfort verticale. La qualità del prodotto è eccellente, dalla verniciatura fino a tutti i vari dettagli progettuali, dettagli che fanno di questa Dogma F un progetto innovativo e lungimirante, insomma una vera top bike in grado di farvi innamorare del ciclismo. La colorazione Luxter Blue è pazzesca e fa emergere tutte il fascino del telaio, ma sono davvero molto belle tutte, compresa l’ultimo Starry Red.