Una partenza pimpante, un giro guadagnato che ha illuso tutti per uno splendido oro, la maledetta caduta sul cambio e il finale beffardo, che però ha il sapore del bicchiere mezzo pieno color argento. Queste le dichiarazioni che abbiamo raccolto da Elia Viviani e Simone Consonni dopo la Madison maschile di Parigi 2024:
VIVIANI
«Abbiamo chiuso il famoso cerchio. Avrei firmato per una medaglia alla vigilia, ovvio che quando arrivi così vicino al bersaglio grosso speri che sia d'oro, però dopo aver preso quel giro di gambe e d'astuzia, i portoghesi se lo sono presi nella fase di corsa "esplosa" e alla fine allo sprint ne avevano di più. Potevamo farci ben poco. Io all'ultimo avevo in testa i danesi perché stando davanti a loro eravamo certi di batterli, per il resto era un epilogo così concitato che non ci ho capito niente. Giusto il tempo di rendermi conto dei portoghesi che facevano lo sprint conclusivo a tutta. Ci potevamo fare ben poco, nella collezione mi mancava solo l'argento e sono sicuro che ci starà benissimo (ride ndr) poi basta non riguardarmi gli ultimi dieci giri e sono felice. Quando Simo è caduto mi sono detto che non potevamo buttar via tutto, abbiamo praticamente saltato una volata ma non è per quella che abbiamo perso, se andiamo a vedere i distacchi finali abbiamo perso di 7 punti quindi avrebbero vinto comunque perché ci hanno messi nel mirino e hanno corso bene. Dobbiamo accettare le sconfitte da campioni e goderci un bellissimo argento che mi permette di chiudere con una medaglia, la terza di fila alle Olimpiadi. Negli ultimi mesi mi sono preparato tantissimo, i ragazzi e lo staff hanno visto che lavori ho fatto e quanto mi sia concentrato soprattutto sull'omnium. Ho alzato i miei watt sui 10 minuti e sulla mezz'ora, poi qui il livello degli avversari era altissimo e qualcosa non è andato per il verso giusto. Comunque abbiamo compensato con l'oro delle ragazze e il nostro argento nella Madison, la specialità che abbiamo allenato meno. Questa è la particolarità della vita e dello sport! La verità è che sapevamo di essere in ottima condizione e che ieri Chiara e Vittoria hanno confermato che sappiamo tutti correre, il loro successo ha aiutato anche noi uomini oggi. In definitiva, il lieto fine della favola che era mancato l'altro giorno è invece arrivato oggi: abbiamo solo rinviato di qualche pagina il finale del libro. Alla cerimonia di chiusura domani ci sarò, andiamo tutti atleti e staff ancora qui a Parigi a gran richiesta».
CONSONNI
«Forse pochi potevano sperare in questa medaglia d'argento, noi però ci credevamo fortemente e abbiamo dato tutti noi stessi contro avversari di livello altissimo. Abbiamo messo in difficoltà nazioni anche più titolate di noi, poi le corse possono andare un po' così e avremo modo di analizzare tutto per bene. Comunque a entrambi mancava solo l'argento alla collezione e l'abbiamo conquistato: tre medaglie tra Tokyo e Parigi, le due precedenti a ruota dei miei amici Ganna e Milan, che giustamente si prendono un po' più la ribalta, mentre oggi ho fatto vedere che pur non essendo un grande campione, con dedizione e voglia di fare posso portare a casa grandi risultati pure in altri contesti. Fino alla caduta abbiamo corso perfettamente, di sicuro ci ha scombussolati parecchio ma non potremmo mai dire come sarebbe andata. Non è tempo di recriminazioni, è tempo di godersi una medaglia che vale tantissimo, soprattutto per Elia che ha fatto la storia di questa disciplina. Vi dirò, sapere il significato che rivestiva per lui questa gara ha fornito ulteriore motivazione anche a me: posso dire che ho corso questa madison con tutto quello che mi ha trasmesso lui negli anni, è stato davvero emozionante! Ora voglio vivere questa domenica di fine Giochi e poi passare del tempo a riposo insieme a mia moglie Alice, siamo stati a lungo lontani ultimamente. Ferragosto al mare, poi programmerò per bene il finale di stagione: voglio dare il massimo per la Lidl Trek, che ha permesso a me e Jonny di stare a disposizione al 100% della Nazionale dopo il Giro d'Italia. Con un pensierino al Mondiale... Cosa mi ha detto mia sorella Chiara? Che mi vuole bene. E non capita spesso. Sono orgoglioso dei risultati dell'intero gruppo azzurro della pista in questi Giochi».