Il Giro d'Austria ha reso omaggio ad André Drege, il corridore norvegese che ieri ha perso la vita in una caduta nella discesa del Großglockner. Su richiesta della famiglia e del Team Coop Repsol, la squadra del 25enne corridore, la quinta tappa è stata neutralizzata. Il gruppo si è radunato sotto la pioggia nella località di partenza di Kufstein e qui ha tenuto un discorso commemorativo il direttore del Tour Thomas Pupp.
La carovana ha osservato un minuto di silenzio con i corridori della formazione norvegese tutti schierati sulla linea di partenza con il numero di Drege sula bicicletta. I corridori e la carovana si sono poi diretti a Tulfes, dove nel pomeriggio è stata effettuata una pedalata commemorativo di oltre dieci chilometri fino a Innsbruck-Igls, ai piedi del Patscherkofel.
Nel frattempo sono proseguite le indagini della polizia per chiarire le cause dell'incidente. Tra i professionisti intervistati come testimoni dell'incidente c'è lo sloveno Jaka Primožič del Team Hrinkow. Era nelle immediate vicinanze di Drege al momento della caduta. «André ed io stavamo procedendo ad altissima velocità, c'era anche forte vento. È caduto senza una ragione apparente. Non l'ho visto da vicino, anche perché è successo tutto così velocemente. È stato un incidente davvero terribile, ho subito cercato aiuto e ho informato la polizia dell'incidente alla curva successiva».
Una mossa decisiva che ha permesso ai soccorsi, purtroppo vani, di attivarsi immediatamente perché in corsa era praticamente impossibile rilevare l'accaduto come ha raccontato Fabio Baldato, esperto diesse della UAE Emirates: «Noi siamo passati con tutta la squadra forse un minuto dopo e non ci siamo accorti di nulla, probabilmente André è precipitato molto in basso. Pare che i soccorsi, allertati da un motociclista (quello a sua volta messo in allarme da Primožič, ndr), siano arrivati subito, ma lui era in gravissime condizioni. La notizia è arrivata quando eravamo già sul rettilineo finale e ci ha lasciato distrutti».
L'ufficiale di polizia Andreas Lindner, della stazione di polizia di Heiligenblut, spiega: «Jaka ha visto che la gomma posteriore della bici di Drege aveva dei problemi, al punto che qualcosa di bianco è apparso dal pneumatico. Tutto è successo in pochi secondi, poi il tubolare posteriore staccato dal cerchio avrebbe causato la caduta, avvenuta mentre i due pedalavano a più di 80 chilometri orari.