Il Tour de France promuoverà il ciclismo africano in collaborazione con l’UCI durante la tappa odierna, la Mâcon - Digione, nella ricorrenza della Giornata Nazionale della Liberazione Ruandese, che celebrerà il 30° anniversario della fine del genocidio nel Paese, ad un anno dai primi campionati mondiali su strada che si svolgeranno in terra africana, precisamente a Kigali nel settembre 2025.
In questa occasione, 8 giovani ciclisti U23 che rappresentano il continente africano saranno presentati statame sul podio del figlio firma a Mâcon, incontreranno i piloti corridori del Tour soprattutto i due africani del team Intermaché-Wanty-Gobert, Biniam Girmay e Louis Meintjes, prima di percorrere gli ultimi 30 chilometri della pista ciclabile della città.
Tra questi giovani (4 uomini e 4 donne) che rappresentano il futuro del continente africano in bicicletta ci sono 3 ruandesi, 1 eritreo, 1 sudafricano, 1 tunisino, 1 egiziano e 1 namibiano. Saranno accompagnati da Tsabu Grmay, ex ciclista professionista etiope, che ha disputato 3 Tour de France (2016-17-18). Per finire, domani uno dei giovani affronterà la crono del Tour prima dei professionisti su una bicicletta Qhubeka.
All'incontro saranno presenti Amina Lanaya, Direttore Esecutivo dell’UCI, Samson Ndayishimiye, presidente della federazione ciclistica ruandese e Anthony Fitzhenry, fondatore di Qhubeka, associazione sostenuta dal Tour de France che dal 2018 ha donato quasi 2.000 biciclette agli studenti dell’Africa meridionale per poter andare a scuola.