Zitto zitto, sta andando forte da inizio anno e ora, in un palcoscenico di grande prestigio come quello del Giro Next Gen, Florian Kajamini si sta prendendo le meritate luci della ribalta. Salvo stravolgimenti, il corridore della MBH Colpack Ballan si porterà a casa la maglia di miglior italiano dopo aver lottato coi migliori, quasi fino alla fine, sia a Pian della Mussa che a Fosse.
Oggi ha chiuso 8°, a 57” da Widar. Il forcing di Mathys Rondel (Tudor), che è rimasto davanti al gruppo dei migliori per praticamente metà salita, gli è rimasto indigesto e alla fine ha dovuto fare una salita finale più sulla difensiva. «Dopo una prima ora folle a 53 km/h di media, sulla salita finale ho pagato il ritmo forsennato imposto da Rondel - ha detto Kajamini -. I primi 20-25 corridori della classifica generale in salita sono tutti forti, il livello in generale è davvero alto. La tattica di Rondel? Credo che avrei fatto anch’io così, meglio spingere a tutta piuttosto che aspettare che Widar ti scatti in faccia. Io sono dovuto salire col mio ritmo e Widar si è dimostrato ancora una volta il più forte. Sinceramente non me lo aspettavo così forte, l’avevo incontrato alla Settimana Coppi&Bartali e non saliva così. Ma qui sta venendo fuori tutto il suo talento».
Il bolognese classe 2003 sembra poter crescere corsa dopo corsa: «Oggi mi aspettavo di fare qualcosina in più, ma so di aver dato il massimo e quindi va bene così. Essere il miglior italiano è un grosso orgoglio, siamo sulla buona strada per portarci a casa questa maglia» ha detto ancora il vincitore del Trofeo San Vendemiano.
Il Giro Next Gen, però, non è finito, e nei prossimi giorni ci sarà ancora modo di provare a far qualcosa: «Pavel Novak oggi stava un po’ meglio di me, è rimasto lì davanti ed è andato forte. Avere due corridori in Top 10 penso sia un bell’orgoglio per la squadra, ci rimangono ancora due tappe, vediamo di provare a fare qualcosina nei prossimi giorni, anche se il più l’abbiamo fatto oggi. Però se si presentasse l’occasione non sarebbe male provare a vincere una tappa».