Come sempre non ci saranno tappe di passaggio, come sempre non ci sarà una vera e propria frazione regina, e come sempre ogni giorno potrebbe essere quello buono per sferrare l’attacco decisivo. Il Tour of the Alps 2024 (15-19 aprile) mantiene fede al suo format, con tappe brevi ed esplosive che ci regaleranno una settimana sicuramente tirata e divertente.
Quest’anno si parte dall’Alto Adige, con una tappa di non semplice interpretazione che andrà da Egna a Cortina sulla Strada del Vino per 133,3 km. Non bisognerà attendere molto per cominciare a salire, visto che dopo appena 30 km inizierà la scalata verso Andalo, lunga ma pedalabile (3a cat., 15,8 km al 5%). La successiva discesa e il tratto pianeggiante porteranno all’inizio del circuito di Cortina sulla Strada del Vino, lungo poco più di 26 km e da ripetere due volte. A caratterizzarlo è la salita di Penone (4,7 km all’8.9%), le cui pendenze potrebbero vedere subito un testa a testa tra i favoriti della corsa. La seconda scalata terminerà a 17 km dall’arrivo, con gli ultimi 12 km pianeggianti che potrebbero anche aprire a qualche colpo di mano.
Il secondo giorno si parte da Salorno e si arriva nel Tirolo austriaco, dove a Stans è posto il traguardo dopo 190,7 km, in quella che è di gran lunga la tappa più lunga della settimana. Il Passo del Brennero (3a cat., 13,4 km al 3%) porterà il gruppo in Austria, ma a decidere la tappa sarà probabilmente la salita di Gnadewald (2a cat., 4,5 km al 7,5%), che andrà superata a 15 km dall’arrivo e potrebbe rappresentare un ottimo trampolino di lancio per qualche coraggioso.
La terza tappa, quella tutta tirolese, mette sul piatto un finale scoppiettante. Partenza e arrivo sono a Schwaz, per un totale di 124,8 km: dopo 90 km piuttosto tranquilli, con solo lo strappo di Reith am Alpbachtal (1,6 km all’8,1%) in avvio come asperità da superare, gli ultimi 37 km sono ad altissimi intensità. I corridori dovranno infatti affrontare il Weerberg (3,5 km al 9,1%) e il Pillberg (3,2 km al 9,9%) in rapida successione, non una ma ben due volte. L’ultimo scollinamento sul Pillberg arriverà a soli 5 km dall’arrivo, dopodiché sarà picchiata su Schwaz. Qui la classifica generale comincerà a prendere una forma ben definita e chi vorrà vincere il TotA dovrà per forza di cose arrivare davanti.
Il dislivello aumenterà sensibilmente il giorno seguente, nella tappa che porterà il gruppo per la prima volta in Trentino e che va da Laives, città del campione europeo su pista Matteo Bianchi, a Borgo Valsugana per 141,3 km. In avvio c’è il Passo di San Lugano (15,2 km al 5,3%), dopodiché lo strappo verso Sveseri (2,9 km al 9,2%) e il Passo del Redebus (4,5 km all’8.9%). A Zivignago, a fine discesa, mancheranno ancora 77 km e qui comincerà il Passo del Compet (1a cat., 10,2 km all’8,1%) che verrà seguito dal duro Passo del Vetriolo (1a cat., 9,3 km all’8,7%), i quali risulteranno decisivi anche in ottica maglia di miglior scalatore. In cima mancheranno ancora 37 km, ma le difficoltà non sono finite, dal momento che prima di arrivare a Borgo Valsugana i corridori dovranno superare anche il Colle San Marco (5,3 km al 7,1%), che dovrebbe fare la selezione decisiva nel caso non ci fossero riuscite le salite precedenti. Con quasi 4 mila metri di dislivello da affrontare, per i big è vietato sbagliare.
Passerella finale? Macché, anche l’ultimo giorno il TotA mette sul piatto una tappa che, volendo, può ribaltare tutto. Partenza e arrivo sono a Levico Terme per 118,6 km tutti da vivere. Dopo un circuito iniziale di circa 18 km che riporterà il gruppo due volte sotto il traguardo di Levico, la corsa affronterà per due volte la salita di Palù del Fersina (1a cat., 12,3 km al 6,2%). Dopo la seconda scalata mancheranno 26 km all’arrivo, 15 dei quali in discesa e i successivi 11 piuttosto ondulati. L’ultimo trabocchetto è il Valico di Tenna (2 km al 6,2%), da superare a 6 km dall’arrivo e al termine della quale sapremo con ogni probabilità il vincitore del Tour of the Alps 2024.