Adam Hansen è l'uomo dai mille talenti, recordman di partecipazioni consecutive ai grandi giri e fucina di sorprendenti iniziative: l’ultima riguarda una specialissima bici da cronometro che utilizzerà per le gare di triathlon. Basta una rapida occhiata alla linea (vedi foto su, copyright di Adam Hansen) per rendersi conto di trovarsi davanti a un pezzo unico nel proprio genere.
Si nota infatti non soltanto un telaio in carbonio fabbricato su misura, ma di un vero e proprio sistema progettato ad hoc per essere estremo e innovativo con una linea che abbraccia ruote, deragliatori e una corona "fluttuante" per ottimizzare l’azione della catena ed evitare ogni qualsiasi piccola perdita di efficienza.
Dopo una approfondita fase di studio in digitale, l’idea dell’ex-pro australiano diventerà presto un'opera d'arte tangibile: forgiata eliminando (quasi) ogni soluzione di continuità tra frame, forcella e movimento, la bici da crono di Adam punta su una transizione fluida e morbida tra fronte e retro e si incuneerà nell'aria grazie al profilo affilato, spesso appena 28 millimetri (forcelle escluse).
Il 39enne originario di Southport si è ritirato alla fine della scorsa stagione e ora si sta impegnando nel triathlon e anche negli eventi Ironman. Ed è proprio in queste specialità che farà debuttare questa bici progettata e confezionata in casa, dato che non ci sono regole ferree e inderogabili come quelle UCI. Sospinto dal vento di libertà della sua nuova vita sportiva e ingegneristica, Adam si è messo alla prova cercando l'aerodinamicità massima in relazione alla propria struttura fisica.
(Foto: Adam Hansen)
«Farò tutto in casa”, ha spiegato Hansen a Cycling News. “Perché per dire che la bici l’ho fatta io non posso soltanto progettarla e poi darla a qualcuno da produrre. Voglio fare tutto da solo». Utilizzerà una stampante 3D per realizzare i tasselli dello stampo, dunque per ottenere le varie parti poi da assemblare. Dalla sua ha già l’esperienza più che positiva delle scarpe in carbonio fatte in casa.
«Per quanto riguarda i componenti - ha poi proseguito, - creerò i miei deragliatori, le mie leve dei freni e farò da solo l'elettronica». La forcella posteriore avrà il deragliatore nascosto all'interno, senza che rimanga sporgente.
Un altro punto focale del progetto è quello della catena che dovrà rimanere sempre tesa al massimo e Adam ha pensato a una corona in grado di fluttuare, in modo che quando si passa al pignone più grande sul pacco posteriore, la corona anteriore seguirà la linea della catena altrettanto bene.
Per ottenere il giusto grado di rigidità, ha pensato a una struttura a nido d’ape ottenuta incollando assieme vari strati di carbonio. Infine, il pensiero è andato anche al cosiddetto fattore Q, che misura la distanza tra i piani di rotazione delle pedivelle arrivando alla conclusione che il più performante è quello che permette alle gambe di estendersi parallelamente, piuttosto che verso l'interno, per tenere conto di una posizione più stretta.
Quando si vedrà la specialissima bici da crono sulle strade? Hansen non si mette fretta, per il momento potrà sfruttare al meglio la Ridley Dean Fast che la Lotto-Soudal gli ha regalato al momento del ritiro.