Si scrive Somec, si legge "Tecnologia e Stile". Da Somec la bici viene confezionata alla carta, come in un ristorante stellato, dove è possibile realizzare qualunque tipo di colorazione e montaggio per dar forma alla bici dei sogni. L'indiscussa qualità e la personalizzazione vengono al primo posto, è così da sempre. L'azienda è nata nel 1973 e l'acronimo Somec sta per Società Meccanica, visto che i fondatori erano ottimi saldatori. Ora è il carbonio a farla da padrone ma si continua a produrre artigianalmente anche telai in acciaio e titanio con la stessa passione di allora .
A guidarci alla scoperta del brand è Lara Gallegati, che assieme al fratello Marco e al padre fondatore Oliviero, dirigono l'azienda con passione.
E' lei, che da vera ultrà, vive le gare, anche a bordo strada, in modo adrenalinico. Le grandi corse dei prof invece le segue in TV. “Abbiamo appena avuto i mondiali di Imola, a pochi chilometri dalla nostra azienda. Che emozione, tifavo Nibali per questione di lealtà sportiva di una carriera infinita. La sua vittoria averebbe idealmente chiuso un cerchio”.
Tornando alla realtà Somec: “Siamo partiti servendo i clienti della zona, la nostra è una realtà famigliare, ma che lavora in tutto il mondo. Riceviamo richieste da Australia, Nuova Zelanda, Est Europa, Germania, Olanda, Usa. Il Made in Italy piace sempre, così come la nostra storia”.
“Se dovessi iniziare da un punto distintivo direi che è la personalizzazione del mezzo. Un telaio lo possiamo disegnare, colorare e montare, in qualunque modo”.
La storia dei Somec è però singolare: “Mio padre Oliviero è stato DS della Ciclistica Baracca di Lugo. Con la saldatrice ci sapeva fare ed ha inventato parecchie soluzioni, poi adottate dal mercato, frutto di studio ed estro. Siamo cresciuti grazie al duro lavoro, poi, partecipando ad una serie di fiere di settore di livello internazionale, come Milano e Colonia, la clientela si è allargata. In seguito il mercato si è evoluto in maniera totalmente diversa, prima con l'alluminio e poi con il carbonio. Noi ci siamo adattati iniziando a produrre il carbonio sia su misura che monoscocca. Un materiale che abbiamo dovuto imparare a conoscere, ma che ci ha riservato soddisfazioni”.
L'azienda non ha mai smesso di innovarsi e fare ricerca. “ E' vero, non ci si deve mai accontentare . Ora ad esempio abbiamo un telaio, il Somec Revolution, nel quale tra gli strati di carbonio vi è una intercapedine a nido d’ape che garantisce una grande rigidità torsionale ed un’elevata resistenza.“
L'anima corsaiola presente nella storia di Somec emerge da tanti dettagli e continua anche ora. “Abbiamo dei team in Francia e Olanda. La formazione olandese è femminile. Ci sono ragazze di una bellezza incredibile, ormai la bici è sempre più donna. Così come in Italia contiamo su un team di Gran Fondo al femminile (Vivi Somec, ndr) che primeggia da tanti anni. Per chi se lo ricorda siamo stati anche nel mondo dei prof con la Eureka, la Centri della Calzatura Montegranaro e la Bojaca para Vivirla”.
Il mercato della bici al momento vive un buon periodo di salute e ci sono nuovi approcci. “Molti ragazzi si avvicinano all'outdoor e iniziano a pedalare perchè le palestre son chiuse e pur di far qualcosa vanno in bici. ”
Somec, anche in questo caso, è pronta a guidare i nuovi arrivati, sempre all'insegna della passione e della qualità.