"La vita non è solo ciclismo e le persone che mi seguono amano Uran. Non il ciclista, seguono la persona, l'originalità. Molti davanti ad una telecamera cambiano. So che tutti cambiamo, ma la mia filosofia di vita è questa: Siamo grandi, ma anche molto deboli. Lo scorso anno sono stato in ospedale, in terapia intensiva con costole rotte e polmone perforato, ho anche pensato di smettere. Eppure poco prima ero lì in cima al mondo, il mattino ero infatti al via del Giro di Spagna e poi tutto rischiava di finire. Per fortuna ho incontrato buoni medici che mi hanno aiutato nel recupero. La vita è semplice e merita di essere vissuta. A volte siamo noi stessi che ce la complichiamo, guardando gli altri. Grazie al ciclismo ho imparato tante cose, anche a riconoscere il valore degli avversari e quando perdo sono felice ugualmente perchè c'è anche chi è più forte di te. Il problema di molti corridori viene anche da questo, credono che dopo il ciclismo non ci sia una vita ed è l'errore più grande perchè si finisce di gareggiare molto giovani a 35-38 anni".
Rigorberto Uran Uran tutto d'un fiato a Lello Ferrara 3.0 ieri sera. Il colombiano, che vanta oltre 1 milione e 100 mila follower su Instagram, è intervenuto in una diretta molto schietta. Taglio di capelli stravagante "lo ha fatto mia moglie" il colombiano ha aggiunto.
"La mia non è stata una vita semplice (ha perso i genitori che era molto giovane), ma in Italia ho trovato una nuova famiglia (ha debuttato con la Tenax di Bordonali) e solitamente dopo il Giro di Lombardia mi fermo per una settimana a trovare tutti gli amici".
Il colombiano è diventato imprenditore nel mondo della bici. "Ho una decina di negozi e 100 dipendenti. Qui non servono tante parole, devi essere concreto. Durante la pandemia non abbiamo lasciato a casa nessuno dei nostri dipendenti. Il fatto di essere famoso aiuta nel business? Forse all'inizio, ma poi la gente paga e vuole prodotti e servizi di livello altrimenti ti manda a quel paese. Nessuno vuole prodotti scadenti. Il segreto è la creatività ed avere una squadra alle spalle. Siamo forti in Centro America con Costa Rica e Messico, Canada a Toronto e USA in Florida, ma grazie a internet arriviamo in tutto il mondo come Gran Bretagna. I miei fornitori sono italiani".
In chiusura: "Tra le mie attività oltre a GoRigoGo, organizzo il Giro de Rigo, una granfondo che va soldout in poche ore, e molte altre cose. Non sono così connesso con il mondo delle corse e a volte faccio pure delle gaffe. Mi è successo di chiedere ad un mio compagno come era andato il Delfinato.. e sentirmi rispondere che aveva vinto una tappa ed io non ne sapevo nulla... Eh..succede, non conosco nemmeno il mio programma di quest'anno".