"Sto tornando ad alto livello e finalmente mi sono lasciato alle spalle 2 anni sciagurati caratterizzati da grandi problemi di salute". Sacha Modolo ha dato un messaggio di speranza per i suoi tifosi dallo show di Lello Ferrara 3.0.
"In extremis ho firmato il contratto, quando ormai mi sentivo con l'acqua alla gola, pensavo di smettere, ed ora sono veramente felice in questo team dove ho trovato una professionalità incredibile. La stagione era iniziata bene con un 2° posto in Algarve dove Van der Poel mi ha tirato la volata".
A proposito del campione olandese ha aggiunto. "L'ho consciuto solo per un mese, è incredibile. Va fortissimo ovunque, anche nelle volate è più forte di me, ad esempio. Lui è un corridore che sembra stare sulle sue, ma è molto disponibile. La squadra ruota attorno a lui e tutto è calibrato sulle sue esigenze. Non ci hanno invitato al Tour solo perchè aveva messo tra gli obiettivi le Olimpiadi".
La carriera: "Ad inizio carriera vincevo parecchio, poi mi sono intestardito a fare cose diverse e poi sono tornato sui miei passi. Mi dicevano che ero un velocista ma io sentivo di poter dire la mia anche in corse più dure arrivando bene ad un Fiandre. Ho comunque vinto 2 tappe al Giro. Diciamo che avrei dovuto avere questa testa all'epoca".
Le squadre. "Sono passato con i Reverberi, poi in Lampre, un ambiente bellissimo. Anche in UAE mi sono trovato bene. Poi sono passato in EF ed ho avuto l'ostacolo della lingua, alla fine sono migliorato con l'inglese, ma non sono mai riuscito a sviluppare amicizie come quelle che avevo con altri corridori".
Il Fiandre di Bettiol. "Non ho potuto aiutarlo perchè non stavo bene, ma ci eravamo accorti che aveva dei numeri e quella settimana volava".