La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi, grazie ad un protocollo siglato con il Comitato Italiano Paralimpico, ha dato il via ad una nuova partnership con l’Ospedale di Riabilitazione “Istituto di Montecatone”, centro di eccellenza nazionale per la riabilitazione post-traumatica con sede sulle colline imolesi. Il nuovo progetto sperimentale prevede l’inserimento della handbike fuoristrada (Mountain Bike a tre ruote con pedalata assistita) all’interno del percorso di terapia occupazionale, ossia quella branca della riabilitazione psicomotoria volta a sviluppare, mantenere o recuperare, attraverso molteplici attività, le competenze della vita quotidiana.
Lo svolgimento assistito di tali attività, fra cui da ora anche l’handbike fuoristrada, porta ad un naturale incremento dell'autonomia e dell'indipendenza dei pazienti; in tal senso l’attività sportiva è di basilare importanza. Fra i benefici che lo sport porta alle persone colpite da lesioni spinali in ambito clinico si registrano: riduzione dei rischi cardiovascolari; miglioramento della capacità respiratoria e dell’ossigenazione del sangue; incremento della forza muscolare e più in generale delle capacità motorie e resistenza alla fatica; a livello psicologico i benefici si riconducono alla possibilità di velocizzare la ricostruzione di una propria identità e dei rapporti sociali; si incentivano così le persone ad affrontare le difficoltà, includendo il puro piacere del movimento e del contatto con la natura.
Il progetto
Per la prima volta a livello regionale, la handbike fuoristrada entra a fare parte di un vero e proprio percorso di riabilitazione psicomotoria. La sua valenza terapeutica è stata più volte promossa dalla Fondazione Silvia Rinaldi e dal Comitato Italiano Paralimpico; da oggi grazie alla nuova partnership i degenti dell’Istituto di Montecatone potranno sperimentare gratuitamente l’avvicinamento a questa disciplina outdoor insieme ai tecnici della Fondazione. L’attività, co-finanziata dal CIP e dalla Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi, prevede l’accompagnamento dei pazienti in percorsi all’aria aperta idonei per l’approccio alla disciplina. Per la fase sperimentale del progetto è stato scelto un semplice itinerario all’interno del Villaggio della Salute Più, nella valle del Sillaro (Bologna). In questo modo la persona con disabilità, accompagnata da operatori e tecnici qualificati e opportunamente formati, può iniziare a sperimentare le proprie capacità in un’attività sportiva innovativa, rompendo barriere legate alla paura e al timore del fallimento, difficoltà che potrebbe divenire insormontabile se affrontata in solitudine.
Il dott. Davide Villa, medico fisiatra Responsabile per l’Ospedale di Montecatone dell’attività di Rieducazione tramite Gesto Sportivo, spiega: “Mi è capitato diverse volte di dovere rispondere alla domanda: una persona disabile può tranquillamente fare sport? Non è facile dare una risposta esaustiva, per tante ragioni. Personalmente parto da questo presupposto: se l’attività sportiva dà giovamento a tutte le persone, allora deve darne anche ai portatori di mielolesione (lesioni spinali); questa affermazione è confortata della mia esperienza e dai dati della letteratura scientifica. Dopo aver accertato che la pratica sportiva nelle persone con mielolesione è sicuramente un’attività che ha risvolti positivi, il problema si sposta sulla scelta della pratica sportiva più adatta alla singola persona e la risposta, non semplice, a questa domanda va data valutando il quadro neuromuscolare e il tipo di impegno cardiovascolare che lo sport individuato comporta rispetto alle abilità residue del paziente, nonché al suo approccio e le relative aspettative rispetto all’attività sportiva. Credo quindi che l’inserimento della rieducazione tramite il gesto sportivo all’interno dei programmi riabilitativi proposti alla persona ricoverata per la riabilitazione dopo un evento midollare acuto sia estremamente utile”.
Melissa Milani, Presidente CIP Emilia-Romagna: “Al Montecatone Rehabilitation Institute si è svolto il primo test di handbike con mountain bike: grazie alla collaborazione tra il Comitato Italiano Paralimpico dell’Emilia-Romagna, il centro riabilitativo e la Fondazione per lo sport Silvia Rinaldi, un giovane assistito ha fatto la prima uscita con il nuovo mezzo. Il paziente si dice entusiasta dell’esperienza e non vede l’ora di ritornare al proprio domicilio in Campania per godesi queste giornate primaverili in libertà e allegria. Ringraziamo tutti per la preziosa collaborazione, con la speranza che questa nuova disciplina sportiva possa entrare a pieno titolo tra quelle che da anni proponiamo all’interno del Montecatone Rehabilitation Instituite.
La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi
La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus è un ente filantropico di diritto privato, costituito nel 2006 sull’esperienza in ambito sportivo paralimpico dei fondatori, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, proponendo progetti e idee per valorizzare l’efficacia dello sport nella promozione del benessere e dell’inclusione sociale. Come strumento per promuovere la salute, la socialità e la riabilitazione psicofisica, lo sport è in grado di influenzare ogni altro movimento sociale e rappresenta una chiave d’accesso privilegiata per affrontare problemi relazionali, soprattutto dei più giovani. FSSR realizza progetti che favoriscano la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità e di coloro a rischio di devianza o in situazione di disagio sociale. I fondatori promotori, fra cui la Presidente Silvia Parente, campionessa paralimpica plurimedagliata, sono stati insigniti dell’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana, conferita con Decreto del Presidente della Repubblica, per meriti sportivi e del riconoscimento d’onore conferito dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Fondazione Giulio Onesti Accademia Olimpica Nazionale Italiana. Lorenzo Migliari e Silvia Parente sono stati insigniti del Collare d’Oro per meriti sportivi, conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.