Visita di Gianni Motta a La Lombarda di Segrate (Milano), nota azienda di commercializzazione di una vastissima gamma di biciclette, componenti e accessori, un “grossista”, come si diceva una volta, che opera da oltre settant’anni nel settore.
Qui il vincitore del Giro d’Italia 1966 che ha caratterizzato un’epoca del ciclismo con il dualismo che lo confrontava con l’amico e si rivale – sportivo, beninteso - (ma più amico), quasi conterraneo, Felice Gimondi, ha incontrato Alberto Venturini che con i figli Fabrizio e Andrea, è alla guida dell’azienda.
E’ stata una visita amichevole a un quasi vicino di casa, un’occasione per dare uno sguardo all’ampia gamma di prodotti trattati dalla Lombarda, per il sempre giovanile campione di Cassano d’Adda, sempre assiduo pedalatore.
Qualcuno ha prospettato che questo giovanotto del 1943 fosse particolarmente interessato al sistema di pedalata assistita Vivax, distribuito in Italia proprio dalla Lombarda.
Gianni Motta ha apprezzato il sistema ma, per ora, dice ridendo, l’assistenza la richiede ancora - esclusivamente - alle sue gambe e al suo allenamento.