Pensi a Ballista, il nuovo casco aero di Trek, e il richiamo all’arma balista (in latino Balista) che sfida l’aria lanciando corpi sferici, viene quasi scontato. il richiamo alla velocità e alla potenza di un oggetto che sfreccia è un accostamento che rende molto bene l’idea!
Che sia una palla sferica per lanciare l’assedio o un ciclista verso il traguardo non conta, l’importante è andare sempre più veloce.
Cancellara ne fa un buon uso e nessuno meglio di lui ne può descrivere i pregi!
La forma di Ballista è il risultato di lunghissimi studi e test che hanno coinvolto anche la squadra ufficiale Trek e i dati confermano che questo casco ha dei numeri davvero fenomenali.
Massima penetrazione aerodinamica e buona ventilazione danno ai corridori tutto il comfort necessario per puntare a dare il meglio. Tutto questo è permesso da tre grandi aperture anteriori che fanno affluire l’aria in canali interni, in particolare modo quello centrale, per rinfrescare il capo. Infine, oltre ad una accurata progettazione che eviti turbolenze lungo la superficie superiore del casco, i tecnici di Trek hanno lavorato duro sulle sei prese d’aria posteriori che hanno il compito di far defluire l’aria. Il flusso d’aria è costante e realmente apprezzabile, merito anche di una conformazione interna della calotta in EPS e dell’imbottitura AgION. Queste, realizzate con tessuto antibatterico, eliminano gli odori e hanno un rapido asciugamento. Infine, due feritoie superiori lasciano uscire l’aria calda in eccesso senza intaccare l’aerodinamicità della calotta esterna.
Gli studi di fluidodinamica computerizzata sono stati essenziali per arrivare a tali risultati, ma sono state importantissime sia le ore passate in galleria del vento di San Diego che le ore corse in pista, visto che Jens Voigt lo ha utilizzato durante il record dell’ora.
La sagoma della calotta interna è il frutto di una sagomatura che viene portata avanti da Trek da molti anni. I laccetti permettono una precisa e personalizzabile sistemazione del casco (purché si indossi sempre correttamente) e la regolazione micrometrica Headmaster II sulla nuca, posizionabile su diverse altezze, mettono in condizione l’utilizzatore di ottenere un fit totale.
Trek con la garanzia Crash Replacement consente a chi ha malauguratamente rovinato il casco in un incidente entro il primo anno di vita di poterne ricevere uno uguale, non male.. anche se non vale la pena provare!
Utilizzandolo si percepisce subito la qualità e il comfort, ma soprattutto la ventilazione che non ti aspetti da un casco aero. Il sudore viene deviato dalla fronte e non arriva agli occhi, neanche durante i momenti più bollenti. In discesa è un bomba e non fa una piega, anzi, più si va veloci, meglio è.
La linea è elevante e seppur allungata non si ha l’impressione che Ballista sia un casco molto grande. Lo ho utilizzato in diverse circostanze e reputo che questo casco di Trek possa anche essere la sola scelta per tutte le stagioni, non solo per le gare. Il peso è di circa 260 g nella taglia S, perfettamente in linea con le case concorrenti, mentre le taglie disponibili sono tre, dalla S alla L. Oltre alla grafica destinata al team nei colori bianco e nero, c’è una variante tutta nera, una gialla e nera ed una bianca e grigia, colori neutri che accompagnano bene le forme.
Elegante, sinuoso e ben definito, Trek Ballista si trova a perfezione laddove la velocità sale e ogni watt risparmiata vi può avvicinare alla vittoria.
Inserisco Ballista nella classifica dei migliori casco aero di questo 2016, risultato meritato per un grande equilibrio prestazionale.
Giorgio Perugini