Quanti saremo? La domanda è stata ricorrente nell’intensa seconda giornata del Bike Festival a Riva del Garda, premiata da un bel sole che ha moltiplicato le presenze. Una folla immensa ha messo a dura prova la viabilità cittadina confermando l’appuntamento annuale nel Garda Trentino come il vero happening delle ciclismo fuoristrada, l’appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati delle ruote grasse.
La 22.sima edizione si avvia a conclusione (domenica la giornata conclusiva, imperniata sulla gara di Enduro e sullo Scott Junior Trophy, la competizione riservata ai bambini) con numeri che potrebbero persino superare le già lusinghiere aspettative: trovare un posto in hotel in queste giornate è impresa ardua, con viva soddisfazione degli operatori e di un sistema turistico – quella del Garda Trentino – che ha cominciato nel migliore dei modi la nuova stagione.
Grande animazione fin dal primissimo mattino per la gara più importante e attesa, la Rocky Mountain Marathon, con i suoi 2300 partecipanti e quattro vincitori di diverse nazioni. Il ceco Kristian Hynek ha vinto la Ronda Extrema (davanti all’austriaco Alban Lakata e allo svizzero Urs Huber); l’austriaco Manuel Plien si è aggiudicato la Ronda Grande, mentre nelle prove di più corto raggio si sono imposti lo svizzero Nicola Rohrbach (Ronda Piccola) e il tedesco Yves Ketterer (Ronda Facile).
Venerdì nella giornata inaugurale del Bike Festival il primo evento agonistico – la prova di Eliminator - si era protratto fino a tarda sera con il successo dei favoriti: la tedesca Veronika Bruechle tra le donne e l'austriaco Daniel Federspiel tra gli uomini.
La prova di Pumptrack – una specialità che esalta le doti di destrezza nella guida della bici – ha premiato il tedesco Tobi Engelmann, che ha fatto segnare il miglior tempo precedendo l’italiano Mario Milani e l’olandese Jost Wichman.